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Guida all’ascolto: la top 5 di Truemetal.it – Ottobre 2016

Di Tiziano Marasco - 1 Novembre 2016 - 11:43
Guida all’ascolto: la top 5 di Truemetal.it – Ottobre 2016

 

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INSOMNIUM – WINTER’S GATE

Gli Insomnium centrano il punto ancora una volta e fanno letteralmente il botto; le chiavi del melodeath odierno sono nelle loro mani assieme ai connazionali Mors Principium Est. Null’altro va segnalato, tranne che è giunta l’ora di aprire il portale dell’inverno, sperando magari in un tour con la traccia presentata interamente. Leggi la nostra recensione

 

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NEUROSIS – FIRES WITHIN FIRES

Saper creare  da nulla, essere portatori positivi piuttosto che passivi, in un mondo dove l’affare del giorno è considerato spesso copiare senza un briciolo di anima; un mondo dove la bravura è vista in base alla classe di popolarità piuttosto che a ciò che si trasmette e si realizza effettivamente. Fuori dai classici red carpet della musica che conta, dagli schemi prestabiliti che tendono ad omogeneizzare tutto e fieri di un sound creato dalla strada, dalla vita vissuta piuttosto che da un trend qualsiasi i Neurosis tornano dopo quattro anni di silenzio alla loro maniera: sconvolgendo gli schemi classici che da sempre li contraddistingue. Leggi la nostra recensione

 

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MESHUGGAH – THE VIOLENT SLEEP OF REASON

Se ne dicono di ogni sui ragazzi di Umeå: dalla voce monocorde (Chi ci mettiamo a cantare? James LaBrie??) fino alla critica ben più seria dell’essere sempre fermi lì. Tutto vero, ma le critiche si perdono, assieme anche alla paternità del nome “djent” che lasciamo ai vari bar sport metallici, sotterrate dall’ennesima prova di forza che ancora una volta lascia il mondo lì, fermo a guardare. I Meshuggah, anche in sede di valutazione, sono una delle pochissime band che vanno giudicate in base a loro stesse; quindi, meglio sicuramente di “Koloss” ma inferiore a capolavori come “Obzen” o “Chaosphere”, ci collochiamo comunque in fascia alta e di questi tempi è grasso che cola. Questi sono di un altro pianeta, facciamocene una ragione. Leggi la nostra recensione

 

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THE DILLINGER ESCAPE PLAN – DISSOCIATION

Lo vede che stuzzica? Come se fosse antani, prematura o scherziamo? Bene, ‘Dissociation’ è magistrale, è l’apoteosi di una carriera, la sintesi del tutto, la gigante nera, il buco nero, la luna nera, il mare nero, Franco Nero della carriera dei nostri. Chiudere con questo album significa portare a compimento un percorso che oggi li vede andare oltre, forse troppo oltre per quelli che vedranno in tutto questo solo note inutili e indifferenti. Signori, Signore, dissociatevi, andate oltre, non richiudetevi dentro schemi, soffocherete la vostra apertura mentale diventando fragili e senza carattere. Dissociatevi, dissociatevi, dissociatevi anche volontariamente per comprendere come lo spettacolo che avete perso lungo la strada darà la nascita ad una parte di voi che prima era persa negli bissi della vostra razionalità. Sipario grazie. Leggi la nostra recensione

 

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MARILLION – FEAR

FEAR è un album sfaccettato, d’atmosfera, merita più di un ascolto attento e sa avvolgere chi gli dedica tempo. La produzione è pulita, pochi i virtuosismi, il valore aggiunto dei Marillion resta la dissociazione tra testi e musica, che rende ancora più icastico il contenuto delle liriche. Diamo merito a questa grande band, che è riuscita a reinventarsi più volte nel corso della sua storia e oggi taglia il traguardo dei diciotto studio album e lo fa ancora una volta non deludendo. Leggi la nostra recensione