Alternative Metal Gothic

Intervista Ardours (Mariangela Demurtas)

Di Fabio Vellata - 21 Luglio 2022 - 0:01
Intervista Ardours (Mariangela Demurtas)

Piacevolmente malinconici.
Gli Ardours arrivano al secondo disco nella loro ancor giovane carriera, realizzando un gradevole album di rock gotico, ricco di suggestione ed eleganza.
Anatomy of a Moment” è un album che potrà passare inosservato agli occhi del grande pubblico ma che a noi è piaciuto davvero parecchio.
Ne abbiamo parlato con Mariangela Demurtas, ottima cantante, famosa per i trascorsi con i norvegesi Tristania che, oltre ad essere in possesso di doti artistiche decisamente superiori, si è dimostrata persona alquanto cortese e disponibile.

Intervista a cura di Fabio Vellata

 

Ciao Mariangela, qui è Fabio Vellata di www.Truemetal.it, è un piacere sincero poterti porre queste domande. Ho apprezzato molto il tuo lavoro con gli Ardours: carino il primo album, davvero molto, molto bello il recente “Anatomy of a Moment“. Mi ha piacevolmente colpito ed emozionato.

Ciao Fabio! Sono veramente felice di sentire le tue parole! Parlo per me e Kris, ci rende onorati grazie!!!

La prima domanda viene da se: cosa si cela dietro ad un titolo così enigmatico come quello che avete scelto e cosa rappresenta o è “l’anatomia di un momento”?

Il titolo praticamente richiama una delle canzoni “Anatomy Of A Moment” per l´appunto,e riporto le parole di Tarald che ha scritto il testo. Le parole si riferiscono all’importanza di decidere sul nostro futuro con consapevolezza e attenzione qualora ci si trovi di fronte a situazioni difficili. Gli anni passano e se non sei mentalmente presente e sei grato alle cose che la vita ti da, sarai sempre distratto dalle critiche degli altri. Ed é per questo che dobbiamo vincere, per noi stessi.

Il vostro non è, fortunatamente, il solito rock sinfonico con parti strumentali ridondanti, ma piuttosto un raffinato gothic metal con un taglio personale e profondo. Come è nato il vostro stile e come lo avete costruito nel tempo?

Penso stia venendo fuori nella maniera più spontanea, durante la creazione io e Kris non pensiamo alla carriera da musicisti, bensì a comporre pezzi che per noi significhino qualcosa, pensiamo alla bellezza del sentimento e del trasporto, vogliamo dare qualcosa agli altri, quindi per noi é importante non sentire nessun tipo di pressione da questo punto di vista. Stiamo crescendo e le nostre composizioni migliorano semplicemente perché vogliamo fare il massimo per noi stessi, ci teniamo come persone e come musicisti. Non é facile venire da un isola e distinguersi a livello internazionale, credo che Ardours non suoni come nessun altro progetto che io conosca e questo ci rende felici non per escluderci dagli altri, ma perché siamo onesti.

Come nascono i vostri brani? Arriva prima la melodia su cui poi sovrapponete i testi o viceversa?

Dipende. Un brano come Anatomy Of A Moment è cominciato dallo strumentale, poi ho aggiunto le parti di voce e scelto il testo adeguato. Ci tengo a rispettare il vibe del testo e anche le parti strumentali.

A proposito i testi sono tuoi? Cosa ti ispira?

Adoro usare i testi di Tarald Lie, che se non fosse per impegni personali sarebbe il terzo membro ufficiale, perché mi suggeriscono melodie malinconiche. Mi ispira molto. In questo disco la maggior parte dei testi sono i suoi, mentre Cold Revenge e Secret Worlds sono scritti da me.

Per l’appunto. Nelle vostre canzoni si percepisce sempre un alone di malinconia, un che di crepuscolare che non è necessariamente “dark” o depressivo. Mantiene più spesso un velo romantico e fascinoso. Era proprio quello che cercavate di trasmettere?

Credo che faccia parte sia della mia natura che di quella di Kris, magari é qualcosa di sardo, boh, non saprei spiegare….sono una fan di Jeff Buckley, sará per questo?

Che rapporto hai con la musica degli anni ottanta?

Ottimo direi. Ho cominciato a cantare con il pannolino addosso. Ero in pieni anni 80, appena ho scoperto i Roxette e Bryan Adams ho capito che mi piaceva “avvelenare” le canzoni con un pó di sfrontatezza e determinazione, poi da la non sono mai stata zitta! Ahahah!

Probabilmente è un po’ sciocco chiederlo in occasione dell’uscita del secondo album, ma è una mia curiosità. Mi racconti come avete scelto un moniker molto particolare come “Ardours”?

Stavamo impazzendo all inizio perche tutti i nomi che avevamo in mente erano occupati, poi Tarald ha lanciato delle idee e Ardours ci é piaciuto…

Ho trovato interessanti praticamente tutti i vostri nuovi brani, tuttavia reputo “Epitaph for a Spark” e “Secret Worlds” due momenti particolarmente riusciti…

Secret Worlds era una canzone che avevo scritto da tempo e ho voluto mettere alla luce, mentre Epitaph For A Spark é stata amore non appena ho letto il testo a mio parere bellissimo!

Tarald Lie dei Tristania? Che ruolo ha avuto nella creazione di questo nuovo cd?

Questa volta non ha suonato la batteria perche ha avuto un problema al ginocchio, ma é sempre con noi, magari dal vivo ci sarà il suo ritorno.

Già che ci siamo, che fine hanno fatto proprio i Tristania? Sono molti anni ormai che non pubblicate più nulla: possiamo considerare gli Ardours come il tuo progetto principale? O ci sarà comunque un futuro anche per loro?

Tristania per ora é in uno stato dormiente, non ho molto da dire a riguardo perche non posso parlare per gli altri… Ovviamente ho molta piu libertà artistica in Ardours e non esiterei a dire che sento qualcosa di diverso per questo progetto.

Parliamo della tua voce? Anche in “Anatomy of a Moment” dimostri di possedere qualità fuori dalla norma. Estensione, potenza e capacità interpretative di gran lunga superiori. Mi piace però, come il tuo modo di cantare privilegi l’emozione piuttosto che la tecnica fine a se stessa, motivo per cui preferisco il tuo stile a quello di molte tue blasonate colleghe.
Come è maturata la tua abilità? Un talento naturale che ti sei trovata, oppure si tratta di uno strumento che hai affinato con studio, pazienza ed applicazione?

Ti ringrazio per gli elogi, troppo gentile! Semplicemente ho la passione di imparare e riuscire dove non riesco, quindi ho studiato, migliorato e lavorato negli anni. Non sono una cantante da show off, preferisco essere espressiva, in quanto artista. Ma da quando ero piccola sono sempre stata dotata, credo di non aver mostrato molto delle mie capacitá nei dischi. Magari potrei un giorno fare un disco sperimentale…

Hai già in mente come proseguirai l’avventura con gli Ardours? Ci sarà un terzo capitolo?

Spero ce ne siano dieci! Io e Kris siamo ottimi amici e tutti e due ci crediamo tantissimo, la nostra speranza é riuscire a suonare dal vivo!

Hai nel frattempo altri progetti? So che da poco hai pubblicato anche un EP solista: hai altre idee simili in cantiere o proposte per partecipare a qualche grosso side project come accaduto con gli Avalon?

Ho molte idee, voglia di fare dischi a tutte le ore, mi piace scrivere pezzi e registrarli, le idee a volte sono troppe e devo dare priorità. Ma guai a chi cerca di fermarmi!

Mariangela, come ho detto all’inizio, è stato davvero un privilegio poterti inviare queste domande. Ancora molti complimenti per la qualità del vostro nuovo cd: spero abbiate l’occasione di suonare dal vivo i vostri pezzi, sarebbe notevole potervi ascoltare in una dimensione come quella.
E ti faccio un grosso in bocca al lupo nella speranza che questo sia un progetto di successo, destinato a durare molto a lungo.

Ti ringrazio io per la bella intervista e per la simpatia!
Grazie a tutti quelli che ci ascoltano!! Supportateci! E speriamo di suonare per voi dal vivo molto presto!!!

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