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Intervista FM (Steve Overland)

Di Fabio Vellata - 25 Marzo 2022 - 0:00
Intervista FM (Steve Overland)

Veloce scambio di battute con Steve Overland, secolare ed incrollabile leader degli storicissimi FM.
Il loro ultimo disco “Thirteen” è come sempre una garanzia e la voce del singer britannico inossidabile come in ogni occasione…

Intervista a cura di Fabio Vellata e Carlo Passa

Ciao, Steve, orbene, “Thirteen” è il nuovo album degli FM. Mentre lo ascoltavo l’album (e godevo della sua alta qualità), mi sono chiesto da dove proviene la grande ispirazione che avete ancora dopo così tanti anni. Il rock melodico è un genere molto standardizzato, in cui non si può più inventare nulla, tuttavia ad ogni nuova uscita dimostrate che è uno stile è ancora vivo, dinamico e fresco. Da dove vi arriva questa ispirazione?

Sono davvero felice che ti piaccia il nuovo album e che pensi che la nostra musica suoni ancora fresca. Credo sia molto importante ascoltare dischi moderni di tutti i generi e prendere in considerazione come vengono prodotti e come suonano. La tecnologia disponibile durante la registrazione ora è illimitata e la band ama ancora tantissimo, nonostante l’esperienza e i tanti anni, ogni fase del processo di scrittura e registrazione. Sono convinto si senta molto nel disco e che dipenda in gran parte da quello.

Il periodo di lockdown dovuto al Covid ha avuto un impatto sul processo di scrittura dell’album?

In realtà tutti i membri della band sono stati molto più coinvolti nella scrittura poiché non siamo stati in grado di andare in tour. Normalmente mi vengono in mente molte idee, ma stavolta è stato fantastico non avere quella pressione data dagli impegni pressanti. Le canzoni e gli spunti arrivavano spontanei da ogni parte e da tutti: per questa ragione il nuovo disco è senza dubbio piuttosto vario.
Proprio perché non siamo stati in grado di riunirci a causa del blocco, abbiamo sfruttato i nostri studi personali, ognuno a casa propria. Quando possibile, un paio di noi si riunivano e radunavano le idee, per poi inviarle agli altri e continuare a costruire pezzo per pezzo i brani.
Quando alla fine ci siamo poi ritrovati, abbiamo scelto i preferiti e li abbiamo registrati nella loro versione definitiva.

Avete già avuto qualche riscontro dal vivo sulle nuove canzoni?

Certo. Nei nostri concerti amiamo includere molti brani recenti per rappresentare il più possibile quello che siamo al momento. La reazione è stata positiva: i nostri fan sono fantastici e le nuove cose sono sempre ben accolte!

Hai vissuto gli anni ’80, suonando uno dei generi musicali di maggior successo dell’epoca. Quali sono i tuoi ricordi dell’atmosfera di quegli anni?

Che grande periodo. Ricordi straordinari: gli anni ’80 sono stati grandiosi, il rock melodico era ovunque alla radio ed era molto attuale e rilevante. Siamo stati in tour con alcune band fantastiche: Bon Jovi, Foreigner, Tina Turner e molti altri. Momenti fantastici, null’altro da dire!

So che presto poterete in tour Thirteen e che verrete anche in Italia con gli Edge of Forever di supporto.
Conoscete Alessandro del Vecchio e la sua band immagino…

Alessandro ed io siamo grandi amici. Abbiamo scritto e registrato due album dei Groundbreaker insieme: è un ragazzo fantastico con cui lavorare e sono davvero contento che sarà con noi per un po’ di concerti assieme!

C’è qualche progetto anche per un altro album dei Groundbreaker?

Come ho appena accennato, adoro scrivere e realizzare gli album dei Groundbreaker: è un’opportunità per tornare a quel suono retrò degli anni ’80 che amo molto. In effetti è proprio questa l’essenza della band.
Ad ogni modo, se la casa discografica vorrà un Groundbreaker 3, io ci sarò senza dubbi!

Grazie per il tuo tempo e arrivederci sul palco!

Grazie a te per l’intervista e a presto!

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