Intervista Geoff Tate

In occasione dell’evento che si terrà il 19 luglio nel Bacino di San Marco, a Venezia (qui tutte le info, n.d.a), abbiamo intercettato il leggendario Geoff Tate, la storica voce dei Queensryche, protagonista di capolavori come “Rage for Order”, “Operation: Mindicrime” ed “Empire”. Lo abbiamo contattato nei giorni in cui si è manifestato un improvviso calo di temperatura nella provincia veneziana. Un evento che deve aver toccato Tate, “congelandolo”. Proprio per questo, forse, è rimasto un po’ abbottonato nelle risposte (saltando anche qualche domanda, n.d.a.).
Eccovi il resoconto della nostra chat. Buona lettura!
You can read the interview in English here.
Intervista a cura di Marco Donè
Ciao Geoff, sono Marco Donè di Truemetal.it. È un vero piacere averti con noi oggi. Come stai?
Grazie, qui tutto bene.
Il 19 luglio terrai un concerto unico a Venezia, nel bacino di San Marco. Un evento che riporta alla mente il famoso concerto dei Pink Floyd di trentasei anni fa. Come ti senti?
Sì, sono molto emozionato per lo show. La location è qualcosa di molto diverso dal solito e a me piacciono le cose diverse.
Si tratta di una data del tour dedicato a “Operation: Mindcrime”, suonato nella sua interezza. Quel disco è una pietra miliare del metallo pesante. A distanza di tanti anni che effetto ha su di te quell’album?
Mi viene in mente una sola parola: “fantastico”. Adoro suonare quell’album dal vivo.
Guardando la società attuale, il mondo in cui viviamo, il concept e i testi del disco possono essere contemporanei o trovano il loro confine temporale nel 1988?
La storia di “Operation: Mindcrime” sembra resistere alla prova del tempo. Intrighi politici, omicidi sponsorizzati da multinazionali, tossicodipendenza e manipolazioni religiose sembrano essere in prima pagina su ogni notizia odierna.
Una delle più grandi caratteristiche di Geoff Tate cantante è la grande teatralità del tuo stile. Secondo te, nell’attuale scena metal, c’è un tuo erede? Se sì, ci faresti qualche nome?
In realtà non ricordo un’epoca in cui ci fossero così tanti cantanti metal. I tempi cambiano.
E parlando invece delle tue fonti di ispirazione? Quando hai iniziato a cantare quali erano i cantanti che seguivi di più?
Ho iniziato a cantare quando ero molto giovane, a nove anni per la precisione, quindi le mie prime influenze sono state i Beatles, Crosby Still Nash & Young, gli Eagles. Ero molto attratto dalla musica che prevedeva armonie vocali.
Ripercorrendo la tua lunga carriera, rifaresti tutto quello che hai fatto o se ne avessi la possibilità cambieresti qualcosa?
Farei tutto in modo assolutamente diverso. Perché ripetere quello che hai già fatto? La vita è un’avventura straordinaria ed è incredibilmente breve. Vorrei poter vivere per sempre.
Dei dischi in cui hai cantato quali sono i tuoi preferiti e perché?
Mi piacciono tutti i dischi in cui ho cantato. È davvero difficile sceglierne uno preferito perché la musica è una connessione emotiva, uno stato d’animo in cui ci si trova in quel preciso momento.
La domanda è d’obbligo: di recente hai detto di essere aperto a una possibile reunion dei Queensryche. Se ne parla da tempo ma ci sarà mai questa possibilità?
Non credo di aver accennato a nessun tipo di reunion. Quello che ho detto è che sono aperto al dialogo. I Queensrÿche sono stati incredibilmente produttivi per trent’anni. Trent’anni sono un lasso di tempo incredibile, la maggior parte delle band non arriva a dieci anni.
Sappiamo che hai un ottimo legame con l’Italia e con il vino. Ti andrebbe di raccontarci qualcosa dei tuoi progetti extra musicali?
Sì, ho un’etichetta e un marchio di vini chiamati “Insania”. Produciamo un Pinot Nero e un Pinot Grigio. Le uve sono coltivate con metodo biologico nel sud-ovest della Germania, in una zona chiamata Baden.
Qual è il tuo vino italiano preferito?
Sì, ce l’ho. Adesso vivo in Umbria e adoro il Sangrantino. Il Della Cima 2010 è il mio rosso preferito. Adoro anche la Vernaccia di San Gimignano, il vino bianco della Toscana. Il mio preferito è quello del Colombaio di Santa Chiara.
Anche Dave Mustaine ha la tua stessa passione per il vino. La figlia ha acquistato una tenuta nelle Marche e produce vino anche in Italia. Lo hai mai assaggiato? Tu e Dave ne parlate mai assieme?
Non ho ancora assaggiato il loro vino. Lo farò.
Geoff, siamo arrivati alla fine dell’intervista. Ti ringrazio per il tempo che ci hai concesso e lascio a te le ultime parole per un saluto ai lettori di Truemetal.it.
Spero di sentire tutti quelli che verranno al concerto cantare insieme a me – FRAGOROSAMENTE! Grazie per l’intervista, Marco!
Marco Donè