Heavy

Intervista Oliver Dawson Saxon (Graham Oliver)

Di Stefano Ricetti - 7 Marzo 2012 - 9:10
Intervista Oliver Dawson Saxon (Graham Oliver)

Botta e risposta con il chitarrista Graham Oliver, già colonna portante dei Saxon dell’epoca d’oro e da qualche anno negli Oliver Dawson Saxon, ensemble comprendente anche l’altro vecchio bucaniere Steve “Dobby” Dawson, recenti autori del nuovissimo album del Loro come-back intitolato Motorbiker.

Buona lettura.

Steven Rich  

 

 

So che siete di ritorno da un po’ di date in giro per l’Europa, com’è andata?

I concerti in Svezia, Finlandia e Germania ci hanno soddisfatto ampiamente, quello che ci manca adesso è suonare al Vostro Gods Of Metal: se non ci chiamano, stavolta li ammazziamo! Ah,ah,ah!

La copertina dell’ultimo Motorbiker mi ha riportato a quella di Wheels Of Steel, c’è un effettivo nesso fra i due album?

In primis pensiamo che la cover sia bella di Suo per via del logo, l’accostamento dei colori intorno è il frutto di un bel po’ di prove e alla fine abbiamo propeso per quello che si vede… sarà mai che la scelta sia stata dettata da qualcosa che in qualche modo ci era già familiare? Ah,ah,ah!

Trovo che Motorbiker sia un disco non ascrivibile al puro revival della NWOBHM, ma un lavoro al passo con i tempi. Cosa ne pensi?

Mah… ci siamo presi parecchio tempo per scrivere dei pezzi validi e quindi poter uscire con un disco dignitoso. Io e Steve Dawson abbiamo creato parecchi classici poi divenuti evergreen dei Saxon e inevitabilmente il Nostro stile possiede un proprio trademark. Il processo di composizione è quindi quello e non si differenzia più di tanto dai tratti guida che utilizzavamo negli anni Ottanta. Non potremo quindi mai suonare come una HM band tedesca, ad esempio, l’imprinting è quello da sempre, inevitabilmente.

 

Graham Oliver e Steve Dawson ai bei tempi dei Saxon

 

All’interno dell’album ho riscontrato passaggi assimilabili a Megadeth e Accept…  

La magia del Metallo risiede nel fatto che a Nostro tempo fummo noi a influenzare fortemente band come i Megadeth e oggi ci ritroviamo Noi stessi a trovare ispirazione in quello che hanno fatto Loro. E’ proprio vero che la musica, alla fine, è un grande cerchio e mi fa piacere tu abbia colto queste sfumature, anche se ti assicuro che molto probabilmente certi accostamenti sono nati del tutto inconsciamente, da parte Nostra.

Quanto è fucking british heavy metal il pezzo Motorbiker?  

Ti basti sapere che secondo me quel brano idealmente poteva finire dritto dritto all’interno di Wheels Of Steel…

C’è un’altra canzone dell’album che ti va di citare?

Prima di tutto sono contento tu abbia apprezzato la title track, che è nata nello stesso periodo di HELL IN HELSINKI, pezzo che è fuoriuscito senza essere stato programmato e che sembra davvero essere perfetto per un album come Motorbiker.

Segui la carriera dei Saxon, la band di Biff Byford e Paul Quinn?

No, non ascolto la musica dei Biffs Saxon!

Siete soddisfatti del film documentario Heavy Metal Thunder realizzato dalla Coolhead sulla storia dei Saxon?

Ti basti sapere che senza il materiale video e fotografico che io e Steve abbiamo fornito il lavoro non si sarebbe mai potuto realizzare e questi manco ci hanno inviato una copia a testa dei Dvd!

All’interno del documentario hanno tutti detto la verità?

Io non ho realizzato Live at Donnington 1980 né mi sono appropriato di denaro dalla cassa della band, mi rattrista molto che nel film venga detto il contrario. Per colpa di queste menzogne ho ricevuto brutte  e-mail da alcuni fan che hanno creduto a quanto asserito nel Dvd. Ora ho una copia del contratto riferito al disco Live at Donnington 1980 incriminato e si può vedere chiaramente che la firma in calce non è assolutamente la mia! Comunque tutta la verità vera uscirà con il libro Saxon Drugs & Rock’N’Roll – The Real Spinal Tap, che vedrà la luce entro la fine del 2012.

 

In caso di un ipotetico one-shot gig con la Saxon classic&killer line-up del 1980, ad esempio in occasione di una edizione speciale del Wacken Open Air, tu e Steve Dawson sareste favorevoli?

Se mai dovesse accadere io e Steve per prima cosa gireremmo la domanda ai seguaci dei Saxon; a fronte di una risposta positiva in tal senso non ci tireremmo di certo indietro, proprio perché la cosa si concretizzerebbe per una giusta causa: i nostri fan! Pensiamo che l’antica magia sia ancora viva fra noi cinque e sarebbe davvero incredibile riuscire a scrivere e suonare insieme ancora grande musica.

Elencami le differenze fra i drummer Pete Gill e Nigel Glockler.

Pete Gill fu un vero innovatore dello strumento, è un batterista dal notevole groove e Lars Ulrich dei Metallica l’ha sempre considerato il migliore della storia dei Saxon di sempre. Nigel tecnicamente è valido, ci mancherebbe, ma mio figlio, anche lui batterista, si è sempre ispirato a “Gilly” e infatti pesta duro e con molto groove, tanto che anche in studio riesce a mantenere il suono live, proprio come Pete.

Che fine ha fatto Ted Bullet, il Vostro primo cantante nei Son Of a Bitch di Victim You?  

Ted vive a Londra, è sposato e ha dei bambini, non abbiamo contatti regolari e ci sentiamo solo saltuariamente. A proposito di Victim You: verrà ristampato in futuro, inoltre la EMI sta realizzando dei lavori intitolati THE CARRERE YEARS e THE EMI YEARS su Cd dei quali, però, al momento, non ti so dire di più.

Come va con la Angel Air?    

Bene, è una label che crede in Noi e questo ci basta e avanza!

Tu e Steve Dawson vivete di sola musica o praticate altri lavori?

Viviamo entrambi della sola musica. Personalmente sto anche seguendo l’evoluzione dei lavori riguardanti una fabbrica di chitarre che esce con un modello vintage a mia firma.

 

Vuoi lasciare un messaggio alla nazione Italia, Graham?

Volentieri: PLEASE ALL OUT THERE BUY MOTORBIKER! Ah,ah,ah!

Stefano “Steven Rich” Ricetti