Hard Rock

Recensione libro: Paul Stanley (KISS) – Dietro la Maschera

Di Stefano Ricetti - 25 Gennaio 2015 - 12:30
Recensione libro: Paul Stanley (KISS) – Dietro la Maschera

Paul Stanley

DIETRO LA MASCHERA

La mia vita dentro e oltre la musica

(TSUNAMI EDIZIONI – 2014)

416 pagine

21.50 Euro

 

Questa di Paul Stanley è la biografia che mancava all’appello dei quattro storici membri della band newyorkese Kiss. Quando l’ho avuta tra le mani mi sono chiesto: quanta competizione mi toccherà leggere in queste pagine tra Simmons e lo Starchild, tra soldi guadagnati, playmate da copertina collezionate e ostentazioni di ogni sorta? Beh, sono bastati pochi capitoli per comprendere che non avrei trovato nulla di tutto ciò. Stanley è una delle più grandi rockstar al mondo da almeno quarant’anni (ancor prima di raggiungere il successo) e, a differenza dei tanti colleghi che si sono messi a nudo nel raccontare la loro vita in un libro, questo non ci offre storie di riabilitazione e ricadute verso sogni artificiali dettati da droghe, alcol e sostanze di ogni genere. Storie di orge infinite e di deliri di onnipotenza di ventenni insolenti pronti a sbatterti in faccia il loro successo, l’arroganza e la presunzione di considerarsi degli eletti. Qui il racconto va oltre la musica e i successi stellari.

Più si sfogliano le pagine e più si delinea il percorso che ha portato Stanley a essere l’uomo che oggi appare, un cammino lungo e tortuoso e non privo di amarezza ed emarginazione. Immaginate un ragazzo affetto da microtia, una malformazione congenita dell’orecchio esterno accomunata da una riduzione delle dimensioni del padiglione auricolare, che per integrarsi deve dimostrare di essere il migliore e, per uscire dalla condizione di reietto non gli rimane che rifuggire nella musica, vedendola non come un sogno ma come un tentativo, una possibilità, un mezzo con il quale riscattarsi.

Questo libro non è un elogio alla determinazione, ma un trattato sul come la felicità sia destinata a materializzarsi con le cose semplici: una casa, una famiglia, un lavoro che piace. Certo un bel conto in banca aiuta di sicuro, magari come quello di Paul, ma lo Starchild, nonostante l’ineguagliabile successo e i milioni guadagnati, si sofferma sul come ogni sera, per anni, dopo aver infiammato ed estasiato migliaia di persone con le sue canzoni, sceso dal palco e dismesso il suo costume, si ritrovi solo e senza numeri sull’agenda così importanti da essere composti.

Ovviamente non mancano le stilettate ai suoi compagni d’avventura, ma quelli che più colpiscono, non sono gli scontati affondi su Frehley e Criss, ma le critiche mosse a discapito del suo storico sodale Simmons. Bellissime e commoventi sono le confessioni, con tanto di scuse e pentimenti, sul come i Kiss tutti abbiano gestito il caso Eric Carr e le innumerevoli vicende personali, oscillanti tra vittorie e sconfitte, raccontate senza remore né filtri.

Credo di non esagerare se dico che questa tra tutte quelle che abbondano nei miei scaffali, è la biografia più bella e coinvolgente che mi sia mai capitato di leggere. Ringraziando la Tsunami Edizioni per l’opera che ci viene offerta, e complimentandomi con Barbara Caserta per l’avvincente traduzione, non mi rimane che consigliare Dietro La Maschera ai fan dei Kiss, ma soprattutto a coloro che ancora stentano nell’approcciare al Bacio più famoso del mondo.

 

Andrea Ciccomartino

 

 

Anteprima