Tarchon Fist (Luciano “Lvcio” Tattini)
Partiamo subito da Heavy Metal Black Force: come da copione, nella storia dell’HM, il terzo album è quello della consacrazione, nel bene quanto nel male… avanti tu, Lvcio…
Grazie Steven!!! È per me un onore avere la possibilità di rispondere alle domande del mitico Steven Rich, un veterano nonché grande appassionato di musica rock! H.M.B.F. è il terzo album di una trilogia programmata fin dal 2005, come giustamente dici tu il terzo è la consacrazione; come il primo album era: “bon ci siamo anche noi” e il secondo: “la conferma”. I guerrieri si sono evoluti dalla ancestralità della storia vista dagli occhi del lupo (“Tarchon Fist”), passando per il romanticismo dei guerrieri di “Fighters”, siamo infine giunti a questi nuovi combattenti più moderni, la Black Force. Ciononostante lo spirito non cambia: ogni mattina ti alzi e devi combattere per non soccombere. Musicalmente lo ritengo il miglior lavoro di sempre, ti dirò che, nonostante i ripetuti ascolti, continua a suonare sul mio lettore in macchina, cosa rara dopo tanto lavoro, credimi!
Tarchon Fist line-up 2013
Il Vostro look attuale è inequivocabile, cosa vi ha indotti a questa scelta?
Ti dirò che invece viene abbastanza confuso. Non siamo guerrafondai, assolutamente! Leggendo i testi, in particolare “All Your Tears”, penso si possa capire. Il messaggio è chiaro: visto che ogni mattina ti alzi e devi combattere per non soccombere, meglio farlo con gli abiti adatti!
Spiega il significato della copertina di HM Black Force.
Le cinque figure non le spiegherò, dirò solo che Wallace ci tiene a dire che lui è quello con il cappello da cow-boy! Il lupo al nostro fianco è il legame con il passato che ci seguirà sempre, mentre i fori di proiettile sono un segnale ostile, ma ciononostante noi andiamo avanti. Oggi è difficile fare musica propria, fare heavy metal e in Italia, per di più! E’ difficile ma io non ho mai mollato… mai! E i miei compagni non sono da meno! Se nel nostro paese rimarrà anche un solo Rocker, bene, può contare su di noi! Questo è il significato Steven, so che mi puoi capire!
Sei uno della vecchia guardia, uno che non ha mai mollato e se c’è da dare una mano difficilmente si tira indietro… ti va di tratteggiare i tuoi inizi in ambito musicale e arrivare fino a oggi?
Appunto come sopra! Non voglio fare la storia della mia vita musicale, dico solo che se gli inizi sono difficili, non crediate che le conferme siano da meno. La mia vita musicale è stata una battaglia continua! Dopo venticinque anni intensi, spesi ad inseguire un sogno, mi sono trovato gettato nella spazzatura, sono ripartito con una nuova realtà che fin dal principio ha avuto vita dura, ma ce l’abbiamo fatta. Io, Animal e Wallace siamo sopravissuti alle intemperie, ed ora siamo ancora più duri di quello che eravamo in principio. A oggi, con Ramon e Rix (i nuovi ingressi), la band è molto legata! Sono molto soddisfatto dei miei compagni!
Segui le gesta dei tuoi ex, ossia i Rain?
Mah, miei ex per modo dire! A parte uno, gli altri li conosco a malapena. Comunque no, non sono interessato…
Se i Rain ti dovessero invitare dal vivo o in studio per un’occasione particolare accetteresti?
Innanzitutto ci tengo a dire che per me i Rain sono morti nel 2005 quando c’è stato “lo split”, termine più o meno accettato da ambo le parti. Con la mia “dipartita”, e cioè ultimo membro originale, nonché fondatore, la band avrebbe perlomeno dovuto cambiare nome. Infatti nel giro di pochi anni è cambiato tutto: genere musicale, filosofia di vita… un’altra band insomma. Detto ciò, rispondo dicendo che le “ospitate” si accettano normalmente per due motivi: per piacere (e sinceramente con tutto il rispetto non è questo il caso) e per interesse… ecco, se ci fosse abbastanza della seconda ipotesi perché no?
Cosa significa un disco come Heavy Metal Black Force per tutta la band?
Io credo che per ognuno di noi abbia un significato diverso. Mi sono battuto da sempre affinché emergesse la musica d’autore; non che abbia niente contro tribute o cover band, semplicemente mi piacerebbe che fossero gli ascoltatori a dedicare più tempo, ma soprattutto più attenzione, ai gruppi che fanno musica propria. So che non è facile perché bisogna applicare molte energie per capire qualcosa di nuovo, ma se siamo musicomani dovrebbe essere la nostra natura. Cosa significa H.M.B.F. per me? È la dimostrazione che finché i Tarchon Fist ci saranno, il metal non morirà!
La tua definizione dei due dischi precedenti.
Tarchon Fist – Un CD fatto con il cuore; ci sono imprecisioni ma tanto sentimento, si sente la passione ascoltando le tracce.
Fighters – La tecnica è privilegiata a discapito del sentimento, anche se ancora molto presente. Per me “Fighters” è un muro impenetrabile di lance e scudi.
Sei ancora in contatto con i vari ex che fecero parte dei Tarchon Fist in passato?
Come sicuramente non ti è sfuggito, i due ex chitarristi sono presenti anche in questo album (infatti in questo cd sono presenti tutti e quattro i chitarristi della band). Se ti riferisci al vederci anche al di là dell’ambito musicale, è un evento piuttosto raro. Junior è venuto al release del nuovo album a Bologna, ma abbiamo tutti veramente poco tempo, e come è giusto che sia, lo dedichiamo alle nostre band.
“Lvcio” Tattini
Un tuo pensiero, uno per uno, per i brani che compongono HM Black Force.
1. The Storm Begins – è una rivisitazione dell’intro di: “The Rain’s Coming” dalla pioggia che sta arrivando all’inizio dell’uragano! Non so se lo sai, ma Tarconte, oltre ad essere stato re etrusco, fu divinizzato in Dio della pioggia; tanti riferimenti al passato…
2. Knights of Faith – per me un piccolo capolavoro che in questo album va a prendere il posto che avevano “Carved With Fire” o “Hammersquad” negli album precedenti.
3. I Stole a Kiss to the Devil – tecnica e commerciale, mi piace da morire.
4. Heavy Metal Black Force – questo pezzo non dà scampo. La composizione (in particolare dopo il primo assolo) mette addosso frenesia, ansia, il ritornello melodico è inaspettato. Fortemente dedicato alle persone che amano pezzi d’autore.
5. Student Attack – pezzo dedicato alla rivolta degli studenti greci nel 2010. Musicalmente? vogliamo parlare del growl accostato alla voce melodica di Ramon nel ponte?
6. You Must Feel Your Heart – nonostante tutto, continuiamo a seguire il nostro cuore. Grazie a tutti quelli che con il loro affetto danno senso a quello che facciamo.
7. Sweet Lady Rose – dopo aver visto il film “L’Esorcismo di Emily Rose” sono rimasto folgorato ed in una notte ho scritto la musica. Rix invece ha scritto il testo in mezz’ora!
8. All Your Tears – canzone scritta in onore delle vedove e degli orfani della guerra, nel caso particolare della strage di Nassirya. Vi prego non chiamiamole più missioni di pace.
9. Unconvertible – qualche anno fa rimasi colpito da alcune ragazzine che ballavano hip –hop su una coreografia di loro creazione, la musica è venuta subito da sola. Ramon e Rix poi hanno dato vita al testo. Per me uno dei più bei pezzi dell’album
10. Play It Loud – dalla sala prove ai grandi stadi, da un solo fan a migliaia! Il sogno di tutti i musicisti (cercate il video su you tube… da morire).
11. Diavoli Neri (Omaggio ai Black Devils MC Italy) – non penso ci sia bisogno di spiegazioni!
12. Born to Kill – pezzo che ho scritto nel 1982, nel 1999 sono state scritte le parole per la versione che poi è stata registrata. Dopo essere stato presente in alcuni demo, il brano è stato pubblicato ufficialmente per la prima volta nel dvd “We Are The Legion” nel 2010.
“Lvcio” Tattini
Che rapporto intercorre fra i Tarchon Fist e il gruppo MC dei Black Devils?
Abbiamo conosciuto i Black Devils (Ferrara) alcuni anni fa, erano in cerca di band per il loro motoraduno, le “Zanzare del delta”. Abbiamo lavorato insieme e ci siamo trovati molto bene, in seguito ho gestito per conto loro le band per due anni consecutivi al “ 3 DAYS IN ROCK” nel parco antistante la loro sede, alle “Zanzare del delta” e al “THUNDERLAKE” nel 2012. Una sera, parlando, mi hanno confessato di desiderare una canzone in italiano dedicata ai BD. Vista la stima che sento nei confronti di questo particolare gruppo MC, ho scritto “Diavoli Neri”, che peraltro è stata molto apprezzata; chissà che un giorno non possa diventare l’inno dei Black italiani!
Cosa pensi della vita e delle regole alle quali sono assoggettati i vari gruppi MC?
Anche se il mondo dei musicisti sembra lontano, sotto l’aspetto generale condivido molto il loro mondo. Premetto che la mia conoscenza si basa su un solo campione: quello dei BD di Ferrara; hanno una gerarchia e delle regole, hanno un loro codice d’onore, sanno quando è il momento di divertirsi o di lavorare e sanno stringere i denti, lavorano per sopravvivere e per far sopravvivere il loro mondo, non sono molto diversi dai Tarchon Fist. D’altronde, l’avviso che si legge ovunque nella loro club house, “Rispetta e sarai rispettato” la dice lunga sul loro modo di pensare.
Riesci a tratteggiare le differenze fra la Bologna anni Ottanta e quella odierna?
I giovani andavano ai concerti, ai concerti di musica d’autore, non ai concerti cover! Attendevi l’uscita di un disco con trepidazione… ricordo che al “Disco D’Oro” (storico negozio di dischi nel centro di Bologna e tuttora esistente) negli 80’s, ogni volta che avevo deciso per l’acquisto di un disco poi non vedevo l’ora di tornare a casa per sentirlo. Adesso compri la maglia, tanto il cd lo scarichi, per poi magari neanche sentirlo (non dico di ascoltarlo ma almeno sentirlo). La musica era la protagonista della nostra vita, oggi è il sottofondo di una pubblicità. Purtroppo la musica sta morendo e chi la uccide siamo noi non credendo più in lei.
Cosa vuol dire evolvere, in casa Tarchon Fist?
Riuscire a proporre qualsiasi genere musicale senza paura di essere derisi, giudicare le canzoni immaginandole suonate alla maniera dei Tarchon e non per quello che possono sembrare in un primo momento, raccogliere le sfide anche quando sembrano pazzie.
La tua città, in passato, ha sfornato fior di band, un tuo pensiero per ognuna.
Crying Steel: indiscussi lord dell’Heavy nostrano guidati da Franco Nipoti, oltre che bravi sono brave persone! Merce molto rara nell’ambiente.
Danger Zone: personalmente ritengo Roberto Priori il miglior chitarrista metal italiano, il loro primo EP “Victim Of Time” è stato per me una rivelazione, ho capito che noi italiani non avevamo niente da invidiare ai gruppi esteri.
Rain: come ho già scritto, umanamente, a parte uno, non li conosco bene. Artisticamente parlando, dopo lo “split” hanno fatto un album che non mi sembra si sia distinto particolarmente, un album (“XXX”) con il novanta per cento di pezzi miei e adesso sono usciti con un CD acustico. Si fa fatica a dare un parere. Posso dire che fino ad un certo punto siamo stati una buona band, probabilmente nel 2005 ci siamo giocati la possibilità di fare un grande salto di qualità. Prova a pensare se i tre album dei Tarchon Fist fossero usciti a nome Rain cosa poteva succedere…
“Lvcio” Tattini
Baffo Jorg e Sergio Nardelli: HM Black Force è dedicato a Loro due, gente vecchia maniera entusiasta dell’HM . Scrivi quello che ti senti a riguardo, Lvcio, grazie…
Ho avuto la fortuna di conoscere queste persone e non le dimenticherò mai. Hanno dato tutti loro stessi alla musica che amavano. Sergio poi, in un epoca lontana, mi scrisse una lettera (quando ancora scrivere era proprio scrivere!), dove mi diceva che tranquillizzava il figlio in fasce facendogli ascoltare “Walking Hand By Hand”: mi lasciò incredulo. Non mi sembrava possibile che qualcuno amasse la nostra musica a quel punto! Mitico Sergio, sempre sorridente e disponibile e con queste qualità anche il vecchio Baffo non se la cavava affatto male! Pensa che, poco prima che ci lasciasse, stava organizzando per noi una data al Closer di Roma. L’ultima volta che l’ho sentito mi diceva appunto che saremmo dovuti andare in aprile, e non ce l’ha fatta, povero Baffo. Fino all’ultimo ha lavorato per le “sue” band, per la sua passione. Due grandi uomini che ho avuto la fortuna di conoscere. Spero che, ovunque siano, siano insieme.
Quale l’highlight dei Tarchon Fist finora?
Stiamo lavorando duro perché il nostro punto più alto dobbiamo ancora raggiungerlo. Attualmente penso possiamo identificarlo con la firma del nostro primo contratto (2008 per l’album “Tarchon Fist” il primo) per la My Graveyard Productions del mitico Giuliano Mazzardi
E il punto più basso?
Quando ci ha lasciato Fede! ! Avevamo appena perso il cantante e non eravamo pronti a perdere anche il chitarrista, oltretutto eravamo appena usciti con un promo che ci doveva lanciare all’estero e invece non potevamo neanche vantare la formazione di copertina.
Quale la delusione maggiore degli ultimi tempi?
Per me indubbiamente quando ci ha lasciato JJ, l’ex singer.
Secondo te, come avveniva in passato, esiste ancora, oggi, un ricambio generazionale ma soprattutto in termini di numeri fra gli appassionati di HM in Italia oppure dobbiamo arrenderci a un calo fisiologico?
Sono convinto che nonostante l’Heavy stia vivendo un brutto momento risorgerà. Anche se all’estero va comunque leggermente meglio! Arrenderci non esiste. Se dobbiamo perdere, meglio farlo con le armi in pugno!
Una tua riflessione sul fatto che in cima ai grandi raduni vi siano ancora i “grandi vecchi” dell’hard’N’heavy, a significare che da qualche decennio non vi è più in atto quel ricambio generazionale – mantenendo la qualità – che invece in passato avveniva, eccome! Quale quindi il futuro dell’HM, secondo te?
Questo è il vero problema! Non che i musicisti più datati non debbano avere spazi, anzi! Ma nonostante ci siano band più che valide in tutto il mondo, la gente continua ad andare a vedere solo le stesse cose! Fino a che la gente andrà a vedere per la centesima volta la stessa band senza dare spazio alle altre, non si crescerà . Potrà esserci un futuro solo se per primi noi come ascoltatori daremo fiducia anche alle realtà meno conosciute.
Progetti futuri?
Per quanto riguarda i Tarchon Fist, il 2014 sarà incentrato sul suonare dal vivo e soprattutto all’estero, sul realizzare almeno un videoclip, ed un singolo. Nel 2015 abbiamo in previsione di pubblicare un nuovo CD per i dieci anni del gruppo! Approfitto anche per dire che nel 2015 ho in previsione di pubblicare un cofanetto di tre CD per i miei trentacinque anni di musica, a nome “Lvxifers”, dove ci saranno canzoni che ho scritto nei primi anni ‘80 fino alla fine dei 90’s, con Animal alla batteria e al basso Laura “Squily” Mattiuzzo delle Diamond Beast (a proposito di cover band). Si riapre una collaborazione con Tronco, ex cantante storico dei Rain, che canterà inediti e brani tratti da “Headshaker”, ci saranno alcuni inediti cantati da Marco Vantini dei Closer, ed alcune canzoni storiche tratte da “The Rain’s Coming” e “Red Revolution” cantate da Ramon, ovviamente dei Tarchon Fist. La voce di Wallace sarà invece utilizzata per i cori! Ci saranno collaborazioni chitarristiche soprattutto con Rix, ma anche altri ospiti. Sarà anche pubblicata all’interno la mia martoriatissima biografia sperando che stavolta nessuno abbia niente da ridire…
Concerti?
Abbiamo appena suonato, lo scorso 2 novembre, come coheadliner al festival Play It Loud Italy ed il 9 novembre al Blogos a Bologna in compagnia di Skanners e Crying Steel e molti ospiti, anche esteri. Abbiamo in previsione, ma non ancora definite, diverse date in Francia, Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Germania (quest’ultima il 6 settembre 2014).
Chiudi come meglio ti aggrada, Lvcio, Spazio a disposizione…
Un grande Grazie a te Steven e a tutta la redazione di TrueMetal per avermi dato questa opportunità, un grande grandissimo ringraziamento a: MARCO “WALLACE” PAZZINI, ANDREA “ANIMAL” BERNABEO, MIRCO “RAMON” RAMONDO, SERGIO ”RIX” RIZZO miei compagni d’avventura. Un’altrettanto grande grazie a tutta la BLACK FORCE CREW! Grazie a te che hai dedicato qualche minuto del tuo tempo per leggere queste righe: conto di incontrarti presto dal vivo!
STAY HEAVY!
Stefano “Steven Rich” Ricetti