Recensione: 2 in 1 Re-Release

Di Damiano Fiamin - 9 Giugno 2012 - 0:00
2 in 1 Re-Release
Band: Anvil
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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63

Prima raccolta: “Plugged In Permanent / Absolutely No Alternative”
Seconda raccolta: “Speed Of Sound / Plenty Of Power”

Mettiamo subito le cose in chiaro: probabilmente, l’avrete già intuito dalla copertina, ma questi che abbiamo tra le mani non sono dischi inediti. Steamhammer/SPV ha deciso di ripubblicare gli album che gli ANVIL hanno prodotto alla fine del secolo scorso. La prima delle due raccolte racchiude le fatiche che i canadesi hanno realizzato tra il 1996 e il 1997, mentre la seconda si colloca proprio a cavallo del cambio di millennio, tra il 1999 e il 2001. Quattro dischi in cinque anni, dunque, un ritmo di produzione che farebbe immaginare un quartetto agli esordi e non dei veterani arrivati, ormai, al quattordicesimo capitolo della loro discografia. In realtà, Plugged In Permanent, il primo disco della band edito per Massacre Records e primo elemento di questa raccolta, uscì dopo uno iato di ben quattro anni dal precedente Worth the Weight. Il motivo di questa lunga pausa non è ben chiaro; frustrazione? Crisi d’identità? Problemi economici? Anche grazie ad “Anvil: The Story of Anvil”, il film/documentario che ha riportato i nostri eroi prepotentemente all’attenzione del pubblico, sappiamo che è stata una combinazione di tutti questi fattori. Nonostante tutto, Kudlow e Reiner hanno tenuto duro e sono riusciti a superare la loro ora più buia. Questa è, in effetti, una caratteristica che ha da sempre contraddistinto Lips e soci: a dispetto degli scarsi riscontri, soprattutto per quanto riguarda il lato monetario, la band ha perseverato e ha continuato a sfornare con costanza dischi di sano heavy metal vecchia scuola. Testardi e caparbi, non hanno voluto rinunciare o scendere a compromessi; è probabilmente questo il maggior punto di forza e, allo stesso tempo, di debolezza degli Anvil: proprio per tenere alti quegli ideali e quei tratti caratteristici che ritenevano ingredienti essenziali della loro personalità, hanno realizzato una produzione musicale che è, a dir poco, omogenea.
Sebbene ci siano stati dei momenti di particolare grazia, soprattutto nei primi anni, un vero fan sa che, acquistando un nuovo disco dei canadesi, non andrà incontro a particolari sorprese. Se questo è un bene o un male, sta a voi e ai vostri gusti personali deciderlo. Ovviamente, se avete un bisogni fisico di tempi dispari e scale dodecafoniche, state decisamente per avventurarvi in un territorio che non vi è congeniale. Se, al contrario, ritenete che i Motörhead siano fin troppo sperimentali, potreste accogliere con gioia questi artisti nella vostra collezione.

Analizzando più nel dettaglio queste due raccolte, andiamo subito a sottolineare che non ci troviamo di fronte a una semplice confezione contenente due ristampe. I digipak, che contengono le copertine originali, sono arricchiti da nuove fotografie e da commenti inediti di Lips e Reiner sui diversi brani. Un po’ poco se possedete già i CD primigeni, ma di sicuro interesse se è la prima volta che vi accostate ai dischi, soprattutto considerando che, ormai, sono difficilmente reperibili separati. Può essere interessante approfondire le differenze tra i quattro album.
Dal punto di vista della formazione, evidenziamo subito una certa stabilità; con l’eccezione del bassista, gli altri tre elementi rimangono costanti. Non sottovalutate quest’aspetto perché nei ranghi della band ci sono stati numerosi avvicendamenti e, a eccezione delle colonne portanti Kudlow e Reiner, nessuno dei musicisti è rimasto al suo posto dalle origini all’ultimo “Juggernaut of Justice” (2011). Divertitevi dunque a notare le diverse capacità artistiche di Duncan, Gyorffy e Five, che si sono alternati alle quattro corde e il modo in cui hanno influenzato le diverse produzioni. Dal punto di vista squisitamente musicale, senza giri di parole, questi quattro dischi non sono di certo quanto di meglio gli Anvil hanno offerto al panorama heavy metal. Senza mai scendere a livelli inascoltabili, i canadesi hanno decisamente fatto di meglio durante la loro carriera. Accostare questi quattro album e parlarne come se fossero uno solo, non è un’ipersemplificazione dovuta a un eccesso di pigrizia, quanto piuttosto la constatazione di una realtà innegabile: durante la fase di scrittura e di realizzazione, i componenti del gruppo non si spremono mai particolarmente le meningi per ottenere qualche soluzione alternativa o per diversificare i propri riff in maniera rilevante: se nella diade Plugged In Permanent/Absolutely No Alternative è possibile, al più, rilevare un certo incupimento dei suoni, più grevi e devastanti della norma, il binomio Speed Of Sound / Plenty Of Power ha dalla sua dei brani più orecchiabili e vivaci. Dal punto di vista tecnico, tutta la serie ha una qualità audio più che discreta, con bassi e alti ben bilanciati e suoni puliti quanto basta. Una resa nitida, ma non troppo, congeniale a un gruppo che certo non vuole presentarsi lindo e brillante alle nostre orecchie.

Dunque, non credo ci sia altro da aggiungere. Siete fan degli Anvil e avete un buco nella vostra collezione? Queste due raccolte sono, allora, un’offerta notevolmente accattivante. Siete incuriositi dal gruppo e volete saggiarne le capacità? Potete considerare serenamente l’offerta, anche se non è certo il meglio che Lips e compagni possono offrirvi. Il voto finale è una media a quello che darei ai due digipak; come già spiegato, sono molto simili. Se proprio dovete sceglierne uno solo, vi consiglierei di far vostro il secondo, più rilevante e meno monotono. Ponderate con attenzione, io vi lascio alle vostre riflessioni e mi rimetto ad ascoltare Metal on Metal!

Damiano “kewlar” Fiamin

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“Plugged In Permanent” – formazione:
Steve “Lips” Kudlow: Chitarra, voce
Robb Reiner – Batteria
Mike Duncan – Basso
Ivan Hurd – Chitarra
 
 “Absolutely No Alternative” – formazione:
Steve “Lips” Kudlow: Chitarra, voce
Robb Reiner – Batteria
Glenn Gyorffy – Basso
Ivan Hurd – Chitarra

Tracce:
CD 1 “Plugged In Permanent”
1. Racial Hostility 5:56
2. Doctor Kevorkian 3:46
3. Smokin Green 4:56
4. Destined For Doom 5:17
5. Killer Hill 3:27
6. Face Pull 2:54
7. I´m Trying To Sleep 3:10
8. Five Knuckle Shuffle 3:26
9. Truth Or Consequence 6:19
10. Guilty 6:47

 
CD 2 “Absolutely No Alternative”
1. Old School 3:46
2. Green Jesus 3:50
3. Show Me Your Tits 2:52
4. Noone To Follow 4:42
5. Hair Pie 3:09
6. Rubber Neck 3:11
7. Piss Test 4:10
8. Red Light 4:53
9. Black Or White 3:33
10. Hero By Death 5:17

 “Speed Of Sound” – formazione:
Steve “Lips” Kudlow: Chitarra, voce
Robb Reiner – Batteria
Glenn Gyorffy – Basso
Ivan Hurd – Chitarra
 
“Plenty Of Power” – formazione:
Steve “Lips” Kudlow: Chitarra, voce
Robb Reiner – Batteria
Glenn Five – Basso
Ivan Hurd – Chitarra
 
Tracce:
CD 1 “Speed Of Sound”
1. Speed Of Sound 3:43
2. Blood In The Playground 3:39
3. Deadbeat Dad 3:55
4. Man Over Board 2:35
5. No Evil 5:29
6. Bullshit 3:25
7. Matress Mambo 5:23
8. Secret Agent 3:54
9. Life To Lead 04:05
10. Park That Truck 3:32

 
CD 2 “Plenty Of Power”
1. Plenty Of Power 4:02
2. Groove Science 3:21
3. Ball Of Fire 3:51
4. The Creep 3:39
5. Computer Drone 6:16
6. Beat The Law 3:35
7. Pro Wrestling 4:28
8. Siren Of The Sea 4:15
9. Disgruntled 03:20
10. Real Metal 4:23

 

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