Recensione: Adventure Two

Di Stefano Ricetti - 10 Maggio 2025 - 7:00
Adventure Two
Etichetta: No Remorse
Genere: Epic 
Anno: 2025
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
75

La prematura scomparsa – sessant’anni sono davvero sempre troppo pochi! – di Mark “The Shark “ Shelton nel 2018 ha creato un vuoto incolmabile dentro il cuore degli appassionati di Epic Metal. Di lui resteranno gli indelebili ricordi legati ai vari concerti dei Manilla Road – anche dalle nostre parti – e la musica ricompresa dentro tre manciate abbondanti di album con la consapevolezza che un gruppo anche solo accostabile al suo mai esisterà realmente.

I Manilla Road erano unici. Punto. Nessun’altra compagine sarà mai in grado di replicare il loro suono polveroso ed eroico.

Vero è però che proprio partendo dalla lezione della band di Wichita (Kansas) molti altri complessi hanno preso forma, negli anni.

Fra questi ricadono anche i Throne of Iron, da Bloomington (Indiana). Il loro leader, il chitarrista Tucker Thomasson, proprio successivamente alla dipartita di Shelton, nel 2018, decise di formare un gruppo Epic Metal.

Adventure Two, l’album oggetto della recensione, costituisce il secondo capitolo – facilmente arguibile dal titolo – sotto forma di full length della band americana e vede la luce per No Remorse Records. Il lavoro, nella sua declinazione in Cd – esiste anche in vinile a 33 giri – segue Adventure One del 2020 e si accompagna a un libretto di sedici pagine con tutti i testi, le note tecniche di prammatica e una foto dei Throne of Iron nelle due centrali. Strano rimarcare come all’interno dello scatto manchi il bassista Arzab of the Howling Abyss, la new entry del gruppo, subentrato al precedente Evan Pruitt. Il resto della formazione ricalca invece lo zoccolo duro degli Irons, con Tucker Thomasson (voce, chitarra), Corwin Deckard (chitarra) e Jacob Lett (batteria).

Va assolutamente riconosciuto ai quattro epic metaller dell’Indiana di non giocare a nascondino, nel momento in cui ci si addentra nell’ascolto di Adventure Two, attraverso undici brani per tre quanti d’ora di durata: il loro è uno US Metal cristallino dalle fortissime influenze anni Ottanta con evidenti fonti ispiratrici legate ai Manilla Road, in primis e ai vari Cirith Ungol e Brocas Helm in secundis. Quindi eroica declinata in musica dalle trame primitive, oscure, senza concessione alcuna all’Acciaio da arena praticato da altri colleghi USA, il tutto impreziosito da chiari rimandi fantasy.

Successivamente alle prime schermaglie, un riffone à la Megadeth apre ‘Denied’ ed è subito metallo epico senza se e senza ma dai notevoli rimandi come descritto sopra. Musica granitica che di tanto in tanto si concede qualche svisata melodica (“The Oath”) pur rimanendo profondamente nel solco della tradizione. Tantissimo US Metal ma anche qualche puntata in Europa: ‘Divine Smite’ è fortemente debitrice nei confronti degli Heavy Load così come l’accoppiata “The Final Rage”/Upon a Bloody Shoretira verso Rage e Running Wild.

Adventure Two: disco solido per solidi epic metaller.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti       

 

 

 

 

Ultimi album di Throne of Iron

Genere: Epic 
Anno: 2025
75