Recensione: Better Late Than Never [Reissue] / Missing Years

Di Francesco Maraglino - 2 Giugno 2011 - 0:00
Better Late Than Never  [Reissue] / Missing Years

Autore del fondamentale “All Dressed Up” (recensito nei giorni scorsi), uno dei più rilevanti lavori di Westcoast AOR, il vocalist e tastierista David Roberts, dopo quel formidabile exploit artistico, decise di non pubblicare più canzoni per proprio conto, dedicandosi soprattutto al mestiere impegnativo ma oscuro di songwriter per artisti dediti al melodic rock quali Bad English, Starship, Lee Aaron, Boulevard, Jimmy Barnes, Signal ed House of Lords.
Solo nel 2008 si è riaffacciato sul mercato grazie a “Better Late Than Ever”, uscito all’epoca per la label Vivid Sound Corporation, ed oggi ripubblicato dalla stessa Avenue Of Allies che ha contestualmente licenziato la reissue del masterpiece ottantiano di cui sopra.

“Better Late Than Ever” è un album in cui possiamo virtualmente individuare due distinti gruppi di canzoni, il primo, mediamente più brillante, prodotto da quel Greg Mathieson che aveva già diretto i lavori di “All Dressed Up”, ed il secondo, appena un passo indietro sul piano qualitativo, realizzato con la regia di Fred Molin.
Le tracks non sfigurano accanto a quelle del primo full-lenght di Roberts, riproponendo – a pieno titolo, visto che l’autore è uno degli artisti che quel suono hanno creato – quel marchio sonoro tipicamente eighties – paradigmatico ed in grado di definire un’era – in maniera efficace, anche se con un briciolo di raffinatezza e di dinamica sonoro in meno (parliamoci chiaro, qui ci sono fior di musicisti, del calibro di Michael Landau, ma non ci sono i Toto), e dunque in maniera più anonima rispetto al lavoro d’esordio.
La qualità di songs quali “Better Late Than Ever” (la migliore del combo a cura di Fred Molin), vivace, catchy e ben costruita, “Before I Go”, frizzante e dal ritornello irresistibile, la “Stay With Me” scritta (e si sente) insieme a John Waite, le ballate di grande e raffinata scuola “If I Woulda’ Been There” e “What I’ve Been Missing”, è molto elevata, e sta lì a dimostrare che si può magistralmente riproporre coerentemente un sound di venticinque-trenta anni fa senza scadere nello sterile cliché.
La palma della traccia più sofisticata ed atmosferica è però contesa tra “Someone Else’s Song”, intrisa di soul e di jazz, e le atmosferiche “Be Gentle With My Heart”, con uno strepitoso Michael Landau alla chitarra spagnola, ed ”Eighth Wonder”, con il fantasma dei Toto proprio lì dietro l’angolo.

A completare quella che appare come l’opera omnia del nostro singer, la Avenue Of Allies propone in questi giorni anche un terzo CD, significativamente intitolato “The Missing Years”, nel quale sono stipate quindici tracce scritte e/o registrate da David Roberts nel suo lunghissimo periodo di pausa.
Come quasi sempre avviene quando vengono pubblicati questi “zibaldoni”, non tutti i brani risultano di uguale livello, e difforme e zigzagante è lo stile proposto (qui uno slalom tra fin troppo tipico AOR, ballate soulful e spruzzate di hard-rock – vedi la “Forbidden Fruit” costruita su misura per i Bad English, che si sciolsero però prima d’inciderla).
In un contesto fin troppo orientato al pop, spiccano però la “morbidosa” “Gone But Not Forgotten”, la lineare ballad “Until Your Heart’s Content” (dedicata al rapporto con i propri figli), l’elegante soft-rock “Run Away With Me” ed il melodioso AOR – ai confini con l’easy-listening – “I Still Believe”.

Anche i brani di questi due full-lenght, dunque, pur non uguagliando la classe inarrivabile di “All Dressed Up”, sono opere la cui comunicatività, soprattutto a livello di chorus, è così contagiosa (come avviene spesso con questo artista ed, in generale, con il westcoast AOR), da appiccicarsi velocemente e solidamente alla pelle ed alle orecchie dell’ascoltatore, il quale, una volta imbrigliato, fa molta, molta fatica a staccarsene, desiderando di riascoltarle più e più volte.

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Better Late Than Never (Reissue) Tracklist:

01. Best Thing I Never Had
02. Better Late Than Never
03. Someone Else’s Song
04. Before I Go
05. Stay With Me Tonight
06. Be Gentle With My Heart
07. Eighth Wonder
08. This Is How I Say Goodbye
09. If I Woulda’ Been There
10. What I’ve Been Missing

Line Up :

Lead Vocals : David Roberts
Electric Guitar : Michael Landau, Brent Mason, J.T. Corenflos:
Acoustic & Electric Guitar, Banjo : Fred Mollin
Drums : Mike Baird, Shannon Forrest
Bass : Abraham Laboriel Sr., Larry Paxton
B3 Organ & Keyboards : Greg Mathieson
Keyboards : David Roberts, Pat Coil
Percussion : Luis Conte
Tambourine : Fred Mollin
Background Vocals : David Roberts, Tim Buppert, Lyle Gudmunsen

The Missing Years Tracklist:

01.  Run Back
02.  Misunderstood
03.  Gone But Not Forgotten
04.  Until Your Heart’s Content
05.  Run Away With Me
06.  Forbidden Fruit
07.  Nothing Matters Tonight
08.  I Love You So Much It Hurts
09.  Higher Power
10.  One Soul
11.  No Ordinary Girl
12.  Cry Me A River Tonight
13.  I Still Believe
14.  Love Waits For No-one (bonus track)
15.  The Sun Will Rise Again (bonus track)

Line Up:

David Roberts: vocals, keyboards
Anthony Vanderburgh, John Albani, Stan Meissner: guitars