Recensione: Bignè

Di Fabio Vellata - 13 Aprile 2008 - 0:00
Bignè
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Genere:
Anno: 2008
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75


Nuovo demo per i Verginal Think, band di belle speranze che aveva destato un buon interesse qualche anno fa in occasione di “La Cicciona”, primo capitolo di una gradevole storia musicale incentrata sull’ironia e la voglia di divertimento, che vede ora, con questo “Bignè”, rinnovarsi la carica di scanzonata sagacia del gruppo piacentino.

Ancora una volta, idee interessanti, una voce ricca di carattere ed una certa voglia di “osare”, sembrano essere gli elementi distintivi dell’offerta del sestetto lombardo, autore di quattro pezzi che lasciano poco spazio a soluzioni banali e troppo sfruttate, per addentrarsi in territori meno frequentati pur se sempre riconducibili agli stilemi del classico hard rock anni settanta.
Si definisce in tal modo una visione quasi “privata” del genere, descritto, per mano stessa dei musicisti coinvolti, come “Hard Rock Spontaneo”.

Effettivamente notevoli i numerosi riferimenti di spessore – assestati in una forbice d’influenze che spazia dai classici Deep Purple e Led Zeppelin, per arrivare all’attualità di Prozac + e Cranberries, via via sino a toccare stilemi vicini al prog – altrettanto brillanti appaiono essere le doti esibite, sia in termini di songwriting, che di tecnica strumentale, dal combo tricolore, con una menzione di merito per il lavoro prodotto alle tastiere, autentico punto di forza aggiuntivo nel sound del gruppo.
Abbastanza non convenzionali e dal piglio originale, episodi come “Reach The Void”, “Like Blind Light” e “As Blood”, si rendono lodevoli per via di una notevole esuberanza esecutiva e di una diffusa e palpabile personalità che, supportate dalle caratteristiche corde vocali dell’ottima singer Federica Avella e da una bravura con gli strumenti, evidentemente consolidata, danno origine ad un risultato di tutto rispetto, colmo di spunti ed intuizioni che instradano i nostri verso una promozione meritatissima.
Da segnalare, inoltre, la conclusiva ”The River Of Time”, pezzo ripreso dal primo demo, che conferma in “toto” quanto espresso, lasciando in dote un’ulteriore prova di ragguardevole qualità.

Due parole, infine, per la confezione del dischetto, realmente ben curata e piacevole che, con una nuova, simpaticissima, copertina (sempre la gioviale “cicciona” in primo piano), incornicia un lavoro rispettabilissimo e ben fatto, probabile preludio a quello che sarà un auspicabile, ed ormai maturo, disco d’esordio ufficiale.
Con sincerità possiamo affermare, dunque, che qualsiasi label dovesse interessarsi ai Verginal Think, potrà definirsi lungimirante, andando a cogliere una delle novità più interessanti sfornate nella storia recente dal sottobosco rock della nostra penisola.

Per contatti: Verginal_think@libero.it

Tracklist:

01. Reach The Void – Bignè
02. Like Blind Light – Pistacchio
03. As Blood – I Misteri della Fede
04. The River Of Time – La Cicciona

Line Up:

Federica Avella – Voce
Riccardo Molinari – Chitarra
Davide “Ciccio” Manstretta – Chitarra
Andrea Cassinari – Batteria
Enrico Crippa – Basso
Letizia Anelli – Tastiere

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