Recensione: Danger In The Dark

Di Francesco Maraglino - 26 Luglio 2012 - 0:00
Danger In The Dark

Prayer è una band finlandese, guidata dal chitarrista e cantante Tapani Tikkanen, votata al melodic rock di conio nordeuropeo, già conosciuta nel 2005 con un full-length d’esordio intitolato “Wrong Address”.
Ben sette anni dopo il debutto, i Prayer tornano ad offrire il loro sound fortemente incentrato sulle tastiere e sulla doppia chitarra, con il nuovo CD, “Danger in The Dark”.

Il nuovo album conferma la dedizione assoluta ad un stile che si richiama al suono ottantiano di Treat e Europe, ma non disdegna l’omaggio ai giganti dell’arena rock a stelle e strisce come Boston e Bon Jovi ed a certo hard rock inglese di manca UFO.
La cosa leggermente spiazzante, però, dei Prayer sta nel timbro vocale e nella costruzione di alcune linee di canto, non prive, a volte,  di qualche forzatura che ricorda singer e cantautori “dylaniati” come Mark Knopfler, Warren Zevon o lo stesso Bruce Springsteen, i quali, amalgamati con gli arrangiamenti AOR e a tratti pomp, creano un curioso effetto del tipo “Europe meets Dire Straits”, perlomeno inconsueto.

Un esempio di  questo non usuale impasto è delineato da “KP” (ma pure da “Heart Wants You To Rock”), dove troviamo le evidenze maggiori dell’ispirazione tratta da certo cantautorato americano, magari filtrata, come si diceva sopra, dagli inglesi Dire Straits, nel contesto di una song peraltro impreziosita da un lavoro certosino delle asce incrociate dei due chitarristi,.
Le due tracce d’apertura, “Danger In The Dark” e “Nobody Loves You”, raccontano, invece, un esempio di buona fattura di AOR/ pomp di cifra scandinava, incentrato su riff cristallini di tastiere e su chitarre elettriche terse e piacevoli che si dispiegano su un tappeto ritmico incalzante.

Tra le tracce migliori dell’album, si stagliano ancora “I´m  Back”, un altro AOR avvincente e gradevole che appassionerà i nostalgici degli Europe degli anni ottanta, e pure “Livin´ Ain´t  Livin´”, scattante melodic rock incentrato ancora sul suono raddoppiato delle chitarre e sul muro trasparente delle keyboards.

Il resto di “Danger in The Dark” si muove tra hard melodico deciso e grintoso (“Get What I Came For”, “Never Let Your Dreams Die”) e talora spumeggiante (“Another Fool”) e gradevole pop rock (“It´s Not The End”) offrendo all’ascoltatore, nel complesso, uno scenario privo di cali di livello compositivo e dell’organizzazione del suono, ma anche sprovvisto di picchi sonori particolarmente svettanti, seppure guarnito di ragguardevole piacevolezza.

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Line Up:

Jukka Ihme  – chitarra ritmica e solista
Mika Pohjola – basso e tastiere
Matti Torro  –  batteria
Tapani Tikkanen – voce solista e cori, chitarra ritmica, percussioni
Valtteri Tikkanen – chitarra ritmica e tastiere

Tracklist:

01.   Danger In The Dark   
02.   Nobody Loves You   
03.   KP   
04.   Get What I Came For    
05.   Another Fool   
06.   Never Let Your Dreams Die
07.   Heart Wants You To Rock   
08.   Livin´  Ain´t  Livin´    
09.   I ´m  Back     
10.   It´s Not The End