Recensione: Horror Vacui

Devo dire che i Sick ‘N’ Beautiful mi sono arrivati tra le mani (anzi, tra le orecchie) senza che li conoscessi. Certo, il nome mi era familiare, sapevo che sono attivi da una decina di anni (con questo Horror Vacui arrivano al quarto album) e che sono basati a Roma. Non mi mancava neppure di aver notato il loro look da cyberpunk orrorifico e avevo dato più di un’occhiata alle fotografie della carismatica cantante Herma Sick.
Ciò detto, avevo sempre schivato la band, in virtù di una etichetta industrial che le avevo appiccicato aprioristicamente e che, diciamolo, la metteva proprio fuori dal mio radar musicale.
Ed ecco che, pienamente inconsapevole, mi sono preso da recensire Horror Vacui, a cui mi sono approcciato con il sopracciglio alzato del recensore navigato. E ho trovato una ottima sorpresa. Ora, non è che sia diventato improvvisamente un fan dell’industrial horror punk, ma proprio per questo la mia valutazione positiva dell’album va presa sul serio. Perché i Sick ‘N’ Beautiful sono proprio bravi. Per carità, i pezzi più tipicamente industrial e sintetici come Septem Maleficas, God Save the Bride (piuttosto confusa), o The Rat King (troppo debitrice a Marylin Manson) non entreranno nella mia playlist, ma devo dire che la band ha un tiro notevolissimo, così come dimostra la bella (Human is) Overrated, che apre le danze col botto, grazie a un riff un poco a la Alice Cooper e un ritornello da cantare a squarciagola.
My Wounds, poi, ha un fascino malefico veicolato da un arrangiamento strepitoso, suoni pienissimi e una prova vocale di Herma davvero sopra le righe.
Death Police ha un andamento che piacerebbe ai Rammstein, mentre Haunted è goticheggiante e ricorda i Within Temptation (come anche Raise the Dragon), pur mantenendo solido il marchio Sick ‘N’ Beautiful, proprietà rara nel piattume omologato attuale.
Hate Manifesto, invece, ricorda i The Pretty Reckless ed è un pezzo accattivante, ma leggerino. Anche l’industrial di Railride non mi ha preso più di tanto, pur sostenuta da un ritornello melodico e cattivo al tempo stesso.
Nel complesso, i Sick ‘N’ Beautiful sono dei gran professionisti: suonare questo genere senza scadere nel rumorismo banale, o nella sterile clonazione, non è cosa facile. Horror Vacui ci riesce bene, al punto da convincere della proposta anche un vecchio rocker come il sottoscritto, che, incredibilmente, si ritrova a schiacciare nuovamente il Play (virtuale) che fa ripartire (Human is) Overrated.