Carlo Passa
Terza uscita discografica dei The End Machine, che sono niente meno che i Dokken senza […]
Nel complesso, Danger Zone è un disco più che sufficiente anche se gli Smoking Snakes arrivano fuori tempo massimo rispetto all'ondata di band svedesi di hard rock e sleaze metal che, ormai da più di un decennio, ci delizia
Secondo disco per i CobraKill, un gruppo di cinque tedeschi che credono di vivere nel 1986 in un monolocale con vista sul Sunset Strip.
Musicisti esperti e perfettamente integrati nella comunità metal che conta, gli statunitensi Everdawn approdano alla […]
Avalanche è il quarto disco dei Temple Balls (beh, il nome della band è proprio […]
Ecco uno di quei casi in cui i nomi dei membri della band di turno spiegano da soli quel che ci si può attendere dai pezzi di un disco.
Solsorte, debutto dei Blackbird Angels, non cambierà la storia della musica, trattandosi di un disco tanto derivativo da diventare quasi un tributo ai tempi che furono. Ma è sincero, convinto e suonato alla grande da tre musicisti che decisamente sanno il fatto proprio.
Ignition non è l'ennesimo disco inutile, inane fotocopia di melodie e arrangiamenti dei tempi d'oro del genere, ma riesce nel compito di regalare momenti di reale piacere, grazie a una scrittura sorprendentemente matura per una band al proprio esordio,
Hologram è il quinto album dei losangelini Edge Of Paradise di Margarita Monet e si […]
Un anno dopo il buon debutto Eat Your Heart Out, ecco che gli svedesi Vypera ci mettono in mano questo Race Of Time, un altro bel prodotto che, come il predecessore, molto deve all'hard rock metallico melodico degli anni Ottanta.
Gli Heavens Edge si riprendono oggi il mal tolto di un trentennio fa, riuscendo a risultare più freschi dei se stessi di allora e doppiando a gran velocità le recenti produzioni di nomi ben più altisonanti.
Non l’avrei detto. Quando nel 2017 Tracii Guns e Phil Lewis sotterrarono l’ascia di guerra […]
I Phantom Elite arrivano con questo Blue Blood al terzo album, dopo Wasteland (2018) e […]
Quinto disco per i First Signal di Harry Hess, voce dei compianti Harem Scarem, archetipo di riferimento di tanto melodic rock che abbiamo ascoltato in questi decenni.
Come già fu per The One, anche Unity non delude e, anzi, offre momenti piacevoli in un contesto meno "unico" e statico di quanto sembri.
Gli Scream Maker meritano un ascolto in virtù di un credo sincero che non può non essere apprezzato da chi è cresciuto coi dischi dei Grandi del genere.
Al terzo disco, i francesi Rising Steel sono ormai una solida certezza. Potete scommetterci: vi […]
I Grand si ascoltano volentieri, perché sono proprio quello che vogliono essere: una macchina del tempo quasi perfetta, che ci trasborda senza troppi scossoni negli anni Ottanta.