Recensione: Into A Former State

Di Giulio Caputi - 21 Maggio 2006 - 0:00
Into A Former State
Band: Relapsed
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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82

Danny Martinez (chitarra e voce) è il leader ed il personaggio di spicco di questi Relapsed, con all’attivo anche il progetto “Five13” ed è stato membro sia dei Caught In The Act che dei Guild Of Ages (così come i fratelli Joe e Rob Marone rispettivamente basso e batteria). In realtà i Relapsed non sono altro che i Guild Of Ages con un nuovo nome (cambio dovuto a problemi legali n.d.a.), mentre il chitarrista solista Brian Mesa viene dall’esperienza Wish Doctor. Intensa e di tutto rispetto è stata l’attività live che ha visto i nostri aprire concerti per Warrant, Faster Pussycat e Skid Row. In effetti ad un primo ascolto traspare subito il background musicale e l’affiatamento del quartetto americano che presenta uno stile compatto a metà tra l’hard rock ed il metal, con buoni passaggi melodici, ritornelli azzeccati ed anche una certa raffinatezza negli arrangiamenti.

Di buon livello è senza dubbio la traccia d’apertura “Welcome to my life”, che sembra avere un sapore old style soprattutto nei cori tipicamente “americani” ma dotata di una discreta potenza. Più orientata al metal è la cavalcata “End of the line”, nulla di eccezionale ma comunque apprezzabile. Decisamente sopra la media si colloca “Undone” uno dei pezzi più incisivi del disco, a cominciare dal riff massiccio e dall’ottimo songwriting.
Mentre il lettore continua a sciorinare canzoni di buona qualità la sensazione che si lascia intendere è di una certa perizia, sembra che i Relapsed in questo genere ci sguazzino a loro piacimento frutto sicuramente non solo di un’esperienza decennale ma anche di varie influenze somatizzate nel tempo e messe a disposizione dell’ascoltatore. Ne è esempio lampante la quarta traccia “Broken”, che nonostante sia molto compatta cela diversi stili musicali molto bene amalgamati tra di loro. Altra menzione di merito va a sicuramente a Denny Martinez, dotato di un timbro molto piacevole e ruffiano al punto giusto, basta ascoltare “The other side”, mid tempo melodico inframezzato da gustosi inserti chitarristici splendidamente arrangiati. Altre tracce meritevoli di attenzione sono senza dubbio l’hard rock di “Mercy pays the dept”, la ballatona “Alex” mentre un discorso a parte merita la cover dei Queen “I want it all” che per qualità fa a gara con l’originale, se non per la voce almeno nell’interessante rivisitazione strumentale del finale. E’ sinceramente difficile trovare dei punti deboli in questo lavoro, perché anche le tracce apparentemente non eccelse come “Generation”, “Somewhere we belong” ed “Everyday” vanno a mio avviso ampiamente oltre la sufficienza (con la prima leggermente inferiore alla seconda e alla terza).

Posso quindi concludere affermando senza riserve che “Into a former state” è un ottimo prodotto, ben suonato, con pochissimi punti deboli (se ce ne sono), non forse un capolavoro dal punto di vista del songwriting, ma senza cedimenti netti, buona anche la preparazione tecnica e le capacità vocali di Martinez, disco quindi senza dubbio consigliato a chiunque voglia ascoltare del metal melodico non smielato e dotato di buona potenza.

Tracklist:

01. Welcome To My Life
02. End Of The Line
03. Undone
04. Broken
05. The Other Side
06. Mercy Pays The Dept

07. All In All
08. Generation
09. I Want It All
10. Alex
11. Everyday
12. Somewhere We Belong

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