Recensione: Isolated Intelligence

Di Emanuele Calderone - 3 Ottobre 2012 - 0:00
Isolated Intelligence
Band: Escathon
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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75

Nonostante il nome possa suonare nuovo ai più, gli Eschaton, black metal band di Linz, sono sulle scene già da un decennio. Il gruppo austriaco, nato con il nome di Dominus Satanas, comincia la propria avventura discografica nel 2004, rilasciando sui mercati “GodMode”, disco piuttosto canonico che non riesce ad emergere rispetto alla massa.
La formazione, a distanza di quattro anni, torna a farsi sentire con “An Instrument of Darkness”, lavoro che segna una svolta netta per quanto concerne la proposta della formazione. L’EP suona infatti molto più personale e meno derivativo rispetto al suo predecessore.

A due anni da “An Instrument of Darkness”, i Nostri tornano a calcare le scene con la loro ultima fatica denominata “Isolated Intelligence”, che mette ancor più in risalto la piena maturazione artistica raggiunta dal combo. La musica dei quattro è ormai ben lontana dal black manieristico degli esordi, nonostante ciò la violenza cruda e cieca riveste sempre un ruolo centrale nella proposta degli Eschaton. Dovendo racchiudere l’opera all’interno di un genere, si potrebbe parlare di post-black metal nel quale confluiscono considerevoli dosi di brutale e claustrofobico death metal, spruzzate progressive, il tutto ammorbidito da brevi ma intense aperture melodiche.
I brani, cinque in totale, sono piuttosto strutturati e complessi e difficilmente potranno essere compresi ad un primo ascolto. Il riffing, tagliente e opprimente per quasi tutta la durata dell’album, risulta piuttosto variegato e in continua evoluzione; stesso dicasi per le ritmiche, estremamente mutevoli e costante divenire, che rendono i pezzi ancor più dinamici e longevi.
Analizzando con attenzione l’opera, salta subito all’orecchio l’atmosfera opprimente e oscura che caratterizza ciascuna delle cinque canzoni: la scelta di conferire ai pezzi un mood tanto oscuro e pesante, tende a rendere ancor più ostico l’ascolto del platter.
Quanto detto fin’ora si può riscontrare da subito nella traccia introduttiva, intitolata “Transcending Satanism”. La traccia, violentissima e glaciale, presenta una struttura sufficientemente elaborata, con le sue continue accelerazioni e decelerazioni, capaci di renderla ancor più soffocante e disturbante. Le linee di chitarra, a tratti dal sapore quasi psichedelico, poggiano su una sezione ritmica quadrata e possente, che rende il tutto ancor più robusto.
Proseguendo con la tracklist, si nota come raramente si incontrino momenti di scarso interesse: il songwriting solidissimo e vario, ricco di spunti degni di nota aiuta a mantenere l’attenzione dell’ascoltatore sempre alta. Ne sono esempi più che lampanti la splendida title-track, dotata di un ritmo incalzante e di un pregiato lavoro di basso, piuttosto che la lunga suite “The Black Tunnel”, che, con i suoi 15 minuti abbondanti di durata, guadagna la palma di canzone più lunga del lotto. La song emerge sicuramente per una caratteristica poco ortodossa, essendo totalmente strumentale. Non abbiate paura però, gli Eschaton sfruttano al meglio il minutaggio così diluito e danno vita a un brano ricco di affascinanti suggestioni psichedeliche e di aperture da brivido. Anche “A Storm to Purify this World” non potrà che catturare l’ascoltatore, selvaggia e malata per com’è. In questo caso a colpire è la spiccata originalità con la quale i nostri reinterpretano la lezione dei grandi maestri del genere, dando vita ad un brano dal sicuro impatto.

Ad influire positivamente sul giudizio finale ci pensa anche una produzione perfetta vista la tipologia di disco: i suoni, leggermente impastati ma sempre corposi e pieni, riescono a far emergere in maniera ancor più netta le atmosfere sinistre e fangose che permeano le composizioni. Va inoltre sottolineato che il lavoro di tutti i musicisti viene valorizzato a dovere, anche quello del tanto bistrattato basso, sempre pulsante e vivo.

Cos’altro aggiungere dunque? Gli Eschaton con questo “Isolated Intelligence” compiono un deciso passo in avanti e raggiungono, come si diceva in precedenza, una piena maturazione, componendo un album ambizioso e pieno di musica di qualità. Se siete in cerca di emozioni forti e di sonorità originali, di canzoni brutali ma allo stesso tempo eleganti, allora, dateci retta, questo album potrebbe fare davvero al caso vostro.

Emanuele Calderone
 

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Tracklist:
01- Transcending Satanism
02- Current Void
03- Isolated Intelligence
04- The Black Tunnel
05- A Storm to Purify this World

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