Recensione: Life, Liberty, Death

Di Andrea Bacigalupo - 2 Novembre 2023 - 8:30
Life, Liberty, Death
Etichetta: Sliptrick Records
Genere: Thrash 
Anno: 2023
Nazione:
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75

I Crazy Mad Ride sono un power trio proveniente dalla Georgia. Suonano un Thrash Metal ruvido e compatto con orientamenti Groove.

Ci danno un assaggio del loro potenziale con ‘Life, Liberty, Death’, EP di quattro tracce disponibile dal 19 settembre 2023 via Sliptrick Records.

La scuola principale è quella di Metallica e Megadeth: molta tecnica, buon bilanciamento di riff e melodie, nessuna esagerazione fine a sé stessa ed iper serietà. Ai nostri, però, piace introdurre nel songwriting anche altri elementi, che si avvicinano alle sonorità di Pantera e Sepultura del periodo anni ‘90, per cui ritmi pesanti e voci cavernosamente irose, o che riprendono quelle Hard Rock vecchio stampo che ricordano gli AC/DC, riscontrabili, soprattutto, in alcuni assoli (‘Bayou Bounty’, ‘The Deceiver’).

Il risultato è un mini album dinamico, con una discreta varietà di scrittura e con sequenze che possono essere tanto dirette quanto progressive, ben mescolate e comunque mai scontate.

Quello che rende personale il sound di questi tre incazzosi ragazzi è, essenzialmente, il taglio delle chitarre, particolarmente rovente, in alcuni casi pungente quanto uno sciame di vespe. L’abilità e l’affiatamento delle due asce, Doc Lopez e Brandon Barker, viene parecchio fuori, con trascinanti parti di Twin Guitars, riff compatti ed aggressivi, linee melodiche coinvolgenti ed assoli molto curati.

Il ringhio di Brandon non è proprio il top, quando esagera con la profondità perde di tono ma quando è più slanciato ci sta e diventa anch’esso un elemento distintivo della band.

In breve, ‘Lunacy’ è un pezzo che tende più al Groove, non veloce ma massiccio e con un ritornello che vira al Death Metal (senza arrivarci), gli 8,39 minuti ed i continui cambi di tempo rendono ‘Scorpio’ una traccia Thrash-Prog ricca di tecnica ed assalti sonori, in ‘Bayou Bounty’ c’è classicismo ed anche un’inconsueta sequenza di Slide Guitars che ne amplifica la vivacità, dando un piacevole tocco Southern ed anche l’idea di quanto i Crazy Mad Ride stiano cercando l’originalità e ‘The Deceiver’ è una traccia pericolosamente ficcante che chiude bene questo EP, che ha il difetto di essere troppo corto.

Eh sì, un paio di pezzi in più non sarebbero guastati … avrei approfondito più che volentieri la conoscenza di questi Crazy Mad Ride, una bella sorpresa devo dire.

In questo momento la band sta cercando un bassista, spero che lo trovi presto in modo da completare la propria lineup e procedere più compatta. Per ora bravi, attendiamo l’album con viva impazienza.

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