Recensione: Make Metal Royal Again

Fondati nel 2015 dal carismatico frontman Titan Fox V (all’anagrafe Patrick Fuchs), sono tornati a farsi sentire i tedeschi Hammer King con il loro settimo studio album intitolato “Make Metal Royal Again”, uscito a circa un anno e mezzo di distanza dal precedente “König und Kaiser”. L’album ha un artwork come al solito notevole, realizzato dall’artista Peter Sallai (Powerwolf, Sabaton) ed è composto da 10 brani (finalmente un disco senza inutili intro!) per una durata totale di poco superiore ai ¾ d’ora.
Se conoscete già la band tedesca, sapete in anticipo cosa vi troverete ad ascoltare; la loro proposta musicale, infatti, non si sposta di un millimetro rispetto al passato, facendo della coerenza il proprio manifesto musicale. Power metal bello frizzante ed estremamente orecchiabile, questo è da sempre il trademark degli Hammer King ed anche questa volta non azzardano cambiamenti di alcun genere; qualcuno potrebbe tacciarli di immobilismo compositivo, qualche altro potrebbe tirar fuori i soliti discorsi su innovazione ed originalità, ma ai nostri teutonici non interessa niente di questi argomenti, loro tirano avanti imperterriti per la loro strada, suonando solo e soltanto la musica che amano (e che amiamo anche noi!).
Si tratta del primo album con il nuovo batterista Count Shandorian (alias Jens Gellner, anche nei Masters of Disguise), entrato da poco nel gruppo al posto dello storico Dolph A. Macallan; della formazione originale che registrò il debut album 10 anni fa, oltre al leader, resta quindi soltanto l’altro chitarrista Gino Wilde (alias Tilmann Ruby). Ma veniamo a “Make Metal Royal Again”, nella tracklist ci sono un sacco di canzoni piacevoli e non ho trovato nemmeno un filler o anche solo una nota fuori posto; se dovessi scegliere la mia traccia preferita, direi sicuramente “Hammerschlacht”, dotata di un coro che si ficca in testa immediatamente, ma anche l’ottima “Hell Awaits the King” e la rovente accoppiata iniziale composta da “King for a Day” (aperta alla “Painkiller”) e dalla title-track; da citare anche “Schlaf Kaiser Schlaf” per via della presenza della bimba Steffi Stuber, quale cantante ospite.
Come detto, però, è tutto il full-length a convincere per compattezza, efficacia e qualità superiore alla media. Mi sembra quindi inutile dilungarsi ulteriormente, avrete già capito che, se siete fans del power metal, questo “Make Metal Royal Again” dei tedeschi Hammer King è un gran bel disco che non vi deluderà nemmeno per un attimo… chiudo citando un illustre collega della carta stampata: “Buy or die”!