Recensione: Maledictum

Di Alessandro Marrone - 24 Aprile 2025 - 7:00
Maledictum
Band: Scitalis
Etichetta: Vendetta Records
Genere: Black 
Anno: 2025
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
74

Si dice che il cerchio sia la forma perfetta. Lo stesso può essere applicato in un ambito che si discosti dalla geometria e vada anzi a rivolgersi alla vita, ad un rapporto emotivo che trova compimento là dove tutto è cominciato. Ma dato che stiamo parlando di musica e nello specifico di metal estremo, il sopracitato e apprezzato cerchio è proprio ciò che mi viene alla mente quando penso ai primi anni del black metal. Quel cosiddetto Trve Norwegian Black Metal che trovò anche sfogo nei paesi confinanti (Svezia su tutti) e costruito sulle solide basi di ritmiche serrate, tempi velocissimi e grida strazianti che raccontano i più osceni segreti celati dai boschi del nord e dalla prolifica mitologia pagana. Il cerchio appunto, che ti ricorda quanto le origini siano esattamente la destinazione verso la quale puntare.

Ne sono passati di anni e con le dovute differenze temporali dettate da un panorama che almeno in una sua piccola parte cerca di mantenere intatta quella vena di purezza artistica, gli svedesi Scitalis arrivano sugli scaffali con il secondo album, intitolato Maledictum e prodotto dalla Vendetta Records. Si tratta di uno di quei dischi che prenderesti subito in mano non appena scorgi la copertina nel reparto metal estremo del negozio di fiducia, ammesso che ne esistano ancora. Catturato da un design bicolore e dalla promessa di qualcosa di tanto violento quanto semplice, non è purtroppo cosa rara essere spesso delusi, soprattutto quando si cerca di rievocare i fasti di un genere che traeva linfa vitale proprio da un’essenza che esaltava in ogni modo un sound grezzo e composizioni dirette come un treno ad alta velocità.

Sbagliavo, perché Maledictum si delinea ben presto per la duplice natura che impregna i suoi 42 minuti. Il compito di spolverare i timpani spetta alla ottima opener Reborn, che è esattamente quello che ogni affezionato di black metal cerca in un disco contemporaneo: velocità, toni acuti e una batteria precisa e martellante, di poco sovrastate da linee vocali sull’orlo di una follia difficilmente seguibile anche con lyrics alla mano. Ma la sorpresa che gli Scitalis hanno in serbo per noi è dietro l’angolo e passando da momenti più veloci ad altri più ritmati e in alcuni casi addirittura melodici (con le dovute riserve, che sia chiaro), i brani si susseguono in un assalto sonoro che trova un suo ordine e mostra non solo indubbie capacità strumentali, ma un songwriting per nulla scontato e maledettamente ispirato, tanto da giungere alla fine con parecchia fame e la logica conseguenza di ripartire da zero e lasciarsi trasportare da cotanta violenza al servizio dei propri timpani.

Ad ogni ascolto si ha la possibilità di apprezzare qualche dettaglio in più, il tutto senza ricorrere ad alcun tipo di tecnicismo, tantomeno ricercando qualcosa che è quanto più probabilmente venuto fuori così per puro caso e non per un piano studiato a tavolino. L’essenza di Maledictum è quanto di meglio potessimo scovare da una realtà che merita molta più attenzione sul proprio nome e che siamo sicuri infiammerà i palchi di qualche festival estivo, attirando a sé nuovi adepti e riscuotendo i meritati consensi che a inizio 2025 lo pongono come una delle più inattese sorprese che il sottoscritto potesse trovare nello scaffale black metal.

Ultimi album di Scitalis

Band: Scitalis
Genere: Black 
Anno: 2025
74