Recensione: Nailed
Combo teutonico impiantato su un gruppo d’amici impegnati insieme a percuotere pelli e maltrattare corde da circa venticinque anni, i Private Angel sono approdati in questi giorni al terzo full-length, intitolato “Nailed!”, il quale fa seguito ad un esordio, “The Truth”, datato 1999, e ad un secondo CD, “Selling Off Time in Wonderland”, uscito ben sette anni dopo.
“Nailed!” parte con la quinta marcia già innestata grazie all’opening track “Human Wreck”, che vede i quattro rockers alle prese con una musica tanto solida, granitica, squadrata, quanto nettamente riconducibile al suono tipico di certo hard rock tedesco quale quello prodotto dagli Scorpions e dai Bonfire, con echi, a tratti, di Saxon, Mötley Crüe e Ratt.
La prima manciata di tracce prosegue sulla stessa strada: tra chitarre ora saettanti (“Nailed!”) ora urticanti (“Tomorrow is Today´s Yesterday”) e ritmi da qualche parte rocciosi e altrove, invece, incalzanti e con innesti non troppo invasivi di melodia (“Last Chance”), i Private Angel offrono brani grintosi e ben costruiti, malgrado i richiami a consolidati cliché.
A fornire qualche piacevole e riuscita variazione sul tema, ci pensano “Kush”, che incastra su un tessuto sonoro battente, sferzante e zeppeliniano voci e chitarre dal sapore mediorientale, e “Shine On”, lineare e raggiante melodic rock impreziosito da gradevoli ed incisivi riff chitarristici.
Anche “My Haunt”, ballatona che inizia in chiave roots per poi aprirsi su temi e melodie più ariose e solari, ed infine chiudersi con un efficace assolo dell’axeman Dazz Shepherd, si staglia come uno dei brani più riusciti del full-length.
Il resto dell’album, però, pur continuando a scorrere gradevolmente tra canonico rock melodico (“Tramp Stamp Boogie”, “Variant Song”) e più solido e tirato hard (“Private Shelter”, “Upside Right”), non offre spunti memorabili o di particolare audacia creativa.
Traspaiono, comunque, nei Private Angel di “Nailed!”, l’onestà ed il mestiere, nonché il feeling, di quattro musicisti che non sembrano voler fare altro che offrire tre quarti d’ora di sano rock’n’roll, diretto, onesto e senza fronzoli.
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Tracklist:
01. Human Wreck
02. Nailed!
03. Tomorrow is Today´s Yesterday
04. Last Chance
05. Kush
06. Shine on
07. Tramp Stamp Boogie
08. My Haunt
09. Valiant Song
10. Private Shelter
11. Upside Right
12. With a little Help from my Friends
Line Up:
Robbo Stoelzel – Voce
Dazz Shepherd – Chitarre
Jo Schmidt – Batteria
Peter Tobolla – Basso