Recensione: Nightmare Eclipse

Di Andrea Bacigalupo - 11 Settembre 2021 - 17:58
Nightmare Eclipse
Band: Toxic Ruin
Etichetta: M-Theory Audio
Genere: Thrash 
Anno: 2021
Nazione:
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70

Gli statunitensi Toxic Ruin sono sorti nel 2014 sulle ceneri dei Ruin, band Thrash Metal di cui, purtroppo, non abbiamo nessuna testimonianza discografica.

Non si può parlare di un vero e proprio scioglimento, ad onor del vero, più che altro è stato un cambio di monicker, con tre quarti dei Ruin che hanno messo davanti al loro nome l’aggettivo ‘Toxic’, hanno disegnato un logo ben più cazzuto e si sono rimessi in pista ingaggiando il nuovo chitarrista Mike Hasselman.

Ben decisi ad emergere, due anni dopo i quattro Thrashers hanno esordito discograficamente con l’album ‘Subterranean Terror’, composto da dieci clavate tirate in rapida sequenza niente male, composte da un sound deciso e senza mezzi termini.

Passati ancora un paio d’anni sono cominciati i cambi di lineup: il bassista Stephen Behrendt assume anche il ruolo di cantante, sostituendo Chubzy Mcduff al microfono e dando al gruppo un tono più virante al Death che non all’Hardcore (giusto per far capire la differenza) ed entra il chitarrista Blake Toltzmann al posto di Mike Hasselman. Con questa nuova formazione vengono dati alle stampe prima l’EP ‘Mortal Insolence’ nel 2018 ed ora ‘Nightmare Eclipse’, disponibile dal 27 agosto 2021 attraverso la labe M-Theory Audio.

I Toxic Ruin vogliono evolvere rispettando, al contempo, il passato.

Per questo uniscono elementi classici del Thrash e del Death Metal con passaggi relativamente più moderni e sofisticati.

Pesantezza, ferocia ed abrasione cerebrale sono fusi all’interno di un lavoro dinamico e non scontato, frutto di una ricerca sonora certosina che mescola le sparate a raffica senza sosta con spartiti taglienti, articolati ed ansiogeni ad andamento progressive, dando al tutto una carica luciferina e malvagia che ammalia chi ascolta.

I brani attivano un buon headbanging, sono adatti alle atmosfere live, ma anche da ascoltare con particolare attenzione: le atmosfere si accavallano una sull’altra ed i particolari sonori sono tanti, come le linee in asincrono delle chitarre, l’uso azzeccato dei blastbeat e dei tremolii, lo sviluppo degli assoli ed i colpi frantumanti di basso.

I brani che meglio rappresentano quanto sopra descritto sono ‘Ritual Rebirth’, ‘Voice of Death’ e ‘Divine Acclimation’.

Di contro, a volte si esagera: ‘Defiler’ e la lunga ‘In The Horrid Storm’ sono troppo complicate e dispersive. In particolare quest’ultima è una strumentale che vuole ricalcare le suite dei Metallica: qui c’è ancora del lavoro da fare.

Leggendo le note, sul disco compaiono membri di Micawber, Aronious, Eidolon ed un ex Megadet, come special guest, alla chitarra solista. Non vengono però specificati i loro nomi. Peccato: ci rimane la curiosità.

L’inquietante e tenebroso artwork è di Mark Richards, già all’opera per Revocation, Black Dahlia Murder, Napalm Death.

Tirando le somme, anche se non possiamo dire che i Toxic Ruin abbiano inventato qualcosa di nuovo il risultato c’è: ‘Nightmare Eclipse’ è un buon album e l’evoluzione, rispetto al passato, c’è stata, la band è cresciuta.

In una mare di produzioni troppo simili questo lavoro si distingue. Avanti così.

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