Recensione: Relaunch

Di Francesco Maraglino - 6 Gennaio 2012 - 0:00
Relaunch

Il debut album degli Houston ha raccolto per lo più notevoli consensi, facendo risplendere nello scenario del contemporaneo AOR la stella di questi melodic rockers svedesi, quanto mai devoti ad un suono soffice e raffinato, ad altissimo gradazione melodica.
Adesso gli Houston manifestano il loro profondo amore per l’ AOR classico, attraverso il più ovvio degli strumenti, e vale a dire un mini-album di cover di brani del passato, che li hanno evidentemente ispirati.
“Relaunch” – questo è il titolo del lavoro – esprime tale devozione nei confronti di questo genere musicale attraverso un’operazione di restyling appena accennato, ma in ogni caso abbastanza personale da far in ogni modo emergere le caratteristiche peculiari del suono-Houston, di un pugno di canzoni ben note agli appassionati del melodic rock.

Le danze sono aperte dalle armonie deliziose di “Runaway” dei Dakota, tra i maestri del Westcoast AOR, ingioiellata da deliziosi riff e giochi cristallini di tastiere e chitarra, che fanno della canzone una vera e propria cascata rinfrescante di sopraffine eufonie.
Dopo quello che rappresenta quasi uno dei manifesti per antonomasia del soft-rock, ecco arrivare “Carrie”, in origine registrata da Michael Bolton, nella quale si ripropone il suono dolce e cristallino per il quale i giovani Houston hanno perso la testa, ma in una chiave più movimentata che si distingue per le sempre ariose melodie e per un assolo di chitarra limpido ma più rock della media del CD.

Un’intro orientaleggiante apre successivamente “Brief Encounter”, rendition grazie alla quale gli Houston attraversano l’oceano e dagli States si trasferiscono in UK, per omaggiare i cult heroes anglosassoni Airrace, ospitando lo stesso Laurie Mansworth della band inglese alla chitarra: anche qui troviamo una celestiale melodia da power ballad, che poi si sviluppa in un midtempo molto “acchiappante”.
Dopo atmosfere tanto soffuse e sovraccariche di glucosio, la svolta rock del full-length è rappresentata dalla celeberrima “Don’t You Know What Love Is” dei Touch (anche qui con l’”ospitata” del tastierista Mark Mangold alla voce), fedele all’originale ma un filino meno hard di quest’ultima.
Si torna a suoni più morbidi con “Don’t Ever Wanna Lose You”, sostenuto soft-rock di un’altra band “di culto”, i New England, e pure in ambito altamente zuccherino si colloca ”Didn’t We Almost Win It All”, ballata soffusa ed ovattata che non sfigura nel raffronto con le altre tracce pur se appartiene al songbook della vocalist easy listening Laura Branigan (i cui maggiori successi furono le versioni USA di canzoni di Umberto Tozzi e Raf),.

Terminate le cover, ecco un brano originale: si tratta di “Without Your Love”, scritto da Ricky Delin. Eccoci di fronte ancora una volta ad un raffinato soft-rock, ravvivato da un duetto con la front-woman Elize Ryd degli Amaranthe, che ci ingolosisce nella prospettiva di un nuovo album d’inediti degli Houston.
I quali, intanto, in coda a Relaunch, coverizzano anche se stessi e ripropongono in chiave unplugged due tracce dal proprio esordio, “Truth Slips” e “1000 Songs”, valorizzandone il songwrinting mediante una versione per solo pianoforte e voci.

In definitiva, “Relaunch” costituisce una vera e propria manifestazione di fervore verso l’AOR, nonché una conferma del valore e della determinazione degli Houston, nell’attesa del nuovo cd di inediti della band nordeuropea.
Altamente consigliato, dunque, a chi è uso deliziarsi con le scintillanti armonie del melodic rock, ma anche altamente controindicato per gli intolleranti al glucosio e per gli adusi a suoni metallici estremi.

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Line Up:

Hank Erix –  Voce solista
Freddie Allen – batteria
Ricky Delin, Jay Cutter, Matts Olausson, Mark Mangold – tastiere
Tommy Denander – chitarre
Lasse Falck, Soufian Ma’Aoui – basso
Laurie Mansworth – chitarra
Elize Ryd, Thomas Vikstrom,  Mark Mangold – voce

Tracklist:

01) Runaway
02) Carrie
03) Brief Encounter
04) Don’t You Know What Love Is
05) Don’t Ever Wanna Lose You
06) Didn’t We Almost Win It All
07) Without Your Love
08) Truth Slips (acustica)
09) 1000 Songs (acustica