Recensione: Take Us Alive

Di Francesco Maraglino - 21 Aprile 2010 - 0:00
Take Us Alive

Tra le band che, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio del decennio successivo, non sono riuscite a consolidare fino in fondo un iniziale, travolgente successo discografico (in questo caso, circa dieci milioni di dischi venduti) a causa del voltafaccia del pubblico rock e del metal patinato di quegli anni, in favore dell’arrembante fenomeno grunge, vi sono certamente gli Extreme, combo statunitense guidato dal virtuoso della “sei corde”, originario delle Azzorre, Nuno Bettencourt, e dal singer Gary Cherone (noto anche per un breve quanto poco fortunato passaggio nei Van Halen orfani di Sammy Hagar).

Il successo del full-length “Pornograffiti” e di singoli come “Hole Hearted” e la ballata strappacuore “More Than Words” non furono, infatti, all’epoca sufficienti a preservare la fama e la gloria degli Extreme dal ciclone musicale che vedeva Nirvana, Soundgarden e Pearl Jam quali punte di diamante, ed anche per la formazione di Boston arrivò il momento dello split.
Complice però la rinnovata attenzione che, negli anni Zero del nuovo secolo, il pubblico del rock sta dimostrando nei confronti del classic rock e dunque anche dell’hard di fine Eighties (con l’immancabile inserimento di un loro brano, “Play With Me”, nel popolarissimo gioco Guitar Hero), nel 2008 anche per gli Extreme, come per altre band dell’epoca, è arrivato il momento dell’immancabile reunion, resasi concreta in un nuovo CD, “Saudades de Rock”, uscito due anni fa per Frontiers Records, ed in un tour mondiale.

Proprio dalla data di quella tournee, che ha avuto luogo nella città natia, Boston, gli Extreme traggono adesso un doppio CD live (nonché un corrispondente DVD addizionato di quattro videoclip), che prende il titolo proprio da una track dell’ultimo studio-album, “Take Us Alive”.

Con la line-up originale schierata quasi al completo (c’è un nuovo arrivo soltanto dietro i tamburi a percuotere le pelli: Kevin Figueiredo, già sperimentato in Saudades), gli Extreme in versione live offrono una frizzante e trascinante carrellata del loro repertorio, a partire dal primo album, qui rappresentato in un medley, fino all’ultimo CD della recente reunion, in cui anche le canzoni non del tutto a fuoco quanto a personalità e songwriting (ci riferiamo a quelle più recenti) vengono arricchite e valorizzate dallo scoppiettante lavoro di basso e batteria, particolarmente a loro agio nel pompare i ritmi dei brani a più alto tasso di funk, e naturalmente dalla straripante chitarra del maestro Bettencourt.

Proprio il funk-metal di cui i bostoniani sono stati tra i maggiori esponenti la fa da padrone lungo quasi tutti i due dischetti, dando il meglio di sé nella rendition live di brani come “Get the Funk Out”, “Cupid’s Dead” (invero più imparentata con i Red Hot Chili Peppers che con l’Hard & Heavy), “Tell me Something I Don’t Know” (sensuale, colorato e soulful, con un’eccellente performance del basso di Pat Badger), “Play With Me” (molto catchy e – nell’assolo di chitarra – un tantino “blackmoriano”), nonché nella celebre “Decadence Dance”, cantata a gran voce dal pubblico.

Ma “Take Us Alive” offre esaurienti esempi degli altri aspetti dello sfaccettato universo sonoro degli Extreme: virtuosismi acustici (sempre dell’axeman) in “Midnight Express”, roots-rock in “Take Us Alive”, puro hard-rock in “It (‘s a Monster)”, rock dai cori “operettistici” alla Queen in “Star”, melodia ammiccante ed arrangiamenti ruffiani nella trionfante ballad “More Than Words”, che all’epoca della sua uscita fece innamorare milioni di teen-agers statunitensi. E non mancano immersioni nel rock contemporaneo, come nella recente “Ghost”, ballata pianistica resa ancora più emozionante da un pulsante basso, nella quale si scorgono impensabili echi di Coldplay e Keane.

In conclusione, “Take Us Alive” offre una spumeggiante celebrazione live della formazione statunitense, che – col vantaggio di essere stata giocata in casa davanti al pubblico della città natale della band – ne certifica il feeling esecutivo, la competenza strumentale e la capacità di percorrere e di far incrociare i più variegati sentieri sonori.
E riesce anche a non risultare dispersivo, malgrado la sua incontenibile euforia musicale lo faccia sembrare, per certi versi, una sorta di lunga ininterrotta jam-session.

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Line Up:  
 
Nuno Bettencourt – Chitarra  
Gary Cherone – Voce  
Pat Badger – Basso  
Kevin Figueiredo – Batteria
 
Tracklist:

CD 1

01. Decadence Dance
02. Comfortably Dumb
03. Rest in Peace
04. It’s a Monster
05. Star
06. Tell me Something I Don’t Know
07. Medley – Kid Ego / Little Girls / Teacher’s Pet
08. Play With Me
09. Midnight Express

CD 2

10. More Than Words
11. Ghost
12. Cupid’s Dead
13. Take us Alive
14. Flight of the Wounded Bumblebee
15. Get the Funk Out
16. Am I Ever Gonna Change
17. Hole Hearted

Bonus music videos (DVD only)  

18. King of the Ladies
19. Interface
20. Run
21. Ghost