Recensione: The Clown Brigade

Di Andrea Bacigalupo - 15 Gennaio 2023 - 15:50
The Clown Brigade
Band: Runamok
Etichetta: Autoprodotto
Genere: Heavy  Thrash 
Anno: 2022
Nazione:
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65

Non male questo ‘The Clown Brigade’, se non si hanno troppe aspettative.

L’album è stato registrato sotto il nome di Runamok, Heavy/Thrash band che scorazzava per le lande tedesche, grosso modo, tra il 2003 ed il 2009, con all’attivo cinque album. Qui, però, non si tratta di una reunion, ma bensì del lavoro solista del loro chitarrista Fabian Schwarz che, forte della propria esperienza (ha suonato con parecchie note band, tra le quali Paradox e Stormwitch), ha fatto tutto da solo, cantando, suonando e componendo, con la sola esclusione dei testi,  curati dall’amico Carl Begai.

Rimane invariata la fonte ispiratrice: marcatamente Megadeth ed Annihilator, alla quale viene aggiunto un qualcosa di più moderno e qualche tratto atmosferico per spezzare un po’.

L’album ha sommariamente un buon tiro: i pezzi sono orecchiabili e vivaci, con un pregevole lavoro di chitarra che guida un buon scambio di riff aggressivi e di melodie abrasive. Fabian Schwarz sicuramente sa fare il suo mestiere però, purtroppo, esagera ed indebolisce tutto con la sua voce, che proprio bella non è (d’altronde, una delle sue muse ispiratrici va avanti con questo sistema da anni).

Aggiungiamo che le influenze vengono troppo esaltate, andando oltre il semplice concetto di tendenza e per questo siamo portati a fare troppi paragoni. Questi, per forza di cose, non reggono il confronto (per quanto, come già detto, a questo musicista le doti non manchino) ed alla fine ascoltiamo un album si piacevole, ma che non ci fa impazzire.

Qualche brano spicca un po’ di più: come ‘The Hex’, che, guarda caso, esce dai soliti schemi (va più verso l’Heavy Metal dei Running Wild, diciamo) o la potente e veloce ‘Damn Your God’ od ancora l’esplosiva ‘Leech’, ma non basta. L’album sta nella media delle molteplici uscite e, per questo, alla fine ne soffre.

D’altro canto, il ritorno dell’artista è gradito per cui accogliamo ‘The Clown Brigade’ come un nuovo inizio, che porti ad una totale rientrata in scena dei Rumamok, con tutti i suoi membri e l’orrendo clown che fa loro da mascotte. Aspettiamo con curiosità.

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