Recensione: The Sickness Within

Di Alberto Fittarelli - 1 Ottobre 2005 - 0:00
The Sickness Within
Band: Hatesphere
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
79

Finalmente il disco della
consacrazione: è tempo di cambiamenti per i danesi Hatesphere, che dopo
il salto su SPV e un minicd abbastanza interlocutorio mettono insieme un pugno
di canzoni davvero potenti e – finalmente – varie: su The Sickness Within
infatti il combo inizia qualche piccola sperimentazione, inserisce novità qua e
là e…bum! Tutto l’album prende una piega inaspettata, cogliendo il meglio
dal passato del gruppo, col suo death/thrash che non rinuncia ad essere veloce,
un singer isterico come sempre ed influenze hardcore sempre ben presenti; ma,
vuoi per qualche brano dal sapore industrial (The Fallen Shall Rise in a
River of Blood
, splendida), vuoi per dei pezzi che davvero spiccano sopra la
media, il risultato finale è davvero notevole. Pura energia in brani come Chamber
Master
o la title-track (in cui la band fa l’occhiolino persino
alla melodia svedese), anche se resta qualche skip-song di troppo qua e là (Reaper
of Life
, per esempio). Niente che possa danneggiarli troppo: non saranno
fondamentali, non avranno inventato nulla, ma fa sempre piacere ricevere botte
sonore simili da loro.

Botte che arrivano in forme più variegate che in passato: intelligente e
decisamente maturo l’uso della voce da parte di Jacob Bredahl, che passa
dallo screaming di derivazione punk/hardcore a diversi timbri più bassi, dal
growl al parlato, e che si mostra flessibile quanto basta per poter esprimere
quello che ancora agli Hatesphere mancava: un grande feeling. Le chitarre
mantengono sempre l’impostazione ormai strasentita à-la-Gothenburg, ma Hansen
e Jacobsen ci mettono finalmente anche del loro, in singoli passaggi di
grande effetto. Se poi puntate a ricevere la classica palata sul viso, come da
tradizione di questa band, specialmente in ottica live, potete stare tranquilli:
l’anima è rimasta esattamente la stessa.

Questo è quindi il classico
album che dà il meglio di sé in due occasioni: a palla nello stereo e sul
palco, specie se interpretato da un frontman come Jacob Bredahl: godetevelo, se
appassionati; lasciatevi incuriosire, se non li conoscete: questa volta ne vale
davvero la pena.

Alberto
‘Hellbound’ Fittarelli

Tracklist:

1. The White Fever
2. The Fallen Shall Rise In A River Of Blood
3. Reaper Of Life
4. Sickness Within
5. Murderous Intent
6. The Coming Of Chaos
7. Bleed To Death
8. Heaven Is Ready To Fall
9. Seeds Of Shame
10. Chamber Master
11. Marked By Darkness

Ultimi album di Hatesphere

Band: Hatesphere
Genere: Death  Thrash 
Anno: 2023
60
Band: Hatesphere
Genere: Thrash 
Anno: 2018
82
Band: Hatesphere
Genere: Thrash 
Anno: 2015
62
Band: Hatesphere
Genere:
Anno: 2013
67
Band: Hatesphere
Genere:
Anno: 2009
78