Recensione: The Warning

Di p2k - 30 Gennaio 2003 - 0:00
The Warning
Band: Queensrÿche
Etichetta:
Genere:
Anno: 1984
Nazione:
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88

Fautori di un demo che a suo tempo suscitò scalpore, oltre per l’assoluto valore dei brani presenti anche per le notevoli vendite (Si parla di 20.000 copie alla sua prima uscita!), i Queensryche erano chiamati con questo debutto a confermare quanto di buono era stato fatto sull’omonimo e.p.. Con “The Warning” i nostri dimostrarono tutto il loro valore di musicisti, influenzati da mostri sacri quali “Judas Priest” e “Iron Maiden”, senza però mostrare alcun timore reverenziale nei confronti dei loro padri putativi, presentando un lotto di canzoni d’assoluto valore. Il suono del disco è più raffinato rispetto all’e.p. di cui sopra, soprattutto per quanto riguarda le chitarre, che sono meno aggressive ma ben amalgamate e presenti nel contesto. Ad episodi più tirati come la title track, “Child of Fire“, “En Force” sono alternati momenti più riflessivi come “No Sanctuary“, “Take Hold of the Flame” (Ancora oggi uno dei brani più richiesti dai fans!) e soprattutto la conclusiva “Roads to Madness“. In questi brani ci sono tutte le premesse di ciò che i Queensryche ci avrebbero riservato con la loro musica, in altre parole canzoni di grande intensità e mai scontate nelle loro strutture, dove tra le altre cose troviamo la prima collaborazione con e il maestro Micheal Kamen, che successivamente porterà a risultati sbalorditivi (“Suite Siter Mary“, “Silent Lucidity“, “Real World“.). In “N M 156”  troviamo anche tracce di quell’evoluzione che sarebbe sfociata nel positivamente stabilizzante “Rage for Order“. Con questo debutto i ‘ryche dimostrano d’essere musicisti di razza, in grado di esaltarci con cavalcate impetuose o di commuoverci grazie alle doti interpretative di uno sbalorditivo Geoff Tate, sorprendente nelle parti acute quanto in quelle più basse. Il disco non cede di un millimetro in nessun momento. Un album pressoché perfetto, se non fosse per quello che i nostri faranno in seguito (“Rage for Order“, “Operation Mindcrime“, “PROMISED LAND“), dove riusciranno continuamente e sorprendentemente a superarsi. Un grande gruppo. Un grande disco. Fatelo vostro. Non ve ne pentirete.

Tracklist:

   1.    Warning
   2.    En Force
   3.    Deliverance
   4.    No Sanctuary
   5.    NM 156
   6.    Take Hold of the Flame
   7.    Before the Storm
   8.    Child of Fire
   9.    Roads to Madness

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