Recensione: Truth Beyond…

Di Matteo Bovio - 27 Giugno 2003 - 0:00
Truth Beyond…
Band: Neuraxis
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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85

Partivo nel recensire questo cd con le migliori condizioni auspicabili: nome praticamente sconosciuto (almeno al sottoscritto), nessuna biografia contenente paragoni (che troppo spesso si rivelano di una stupidità disarmante), ma soprattutto niente che mi lasciasse intravedere le intenzioni della band. Tutto questo è stato perfetto poichè, dopo aver dato un primo ascolto al cd, ho scoperto che sarebbero state tutte informazioni inutili. Tutto quanto mi serviva era racchiuso nelle 12 tracce che formano Truth Beyond…, il cd che spero porti alla luce questa immensa realtà canadese.

Il brutal è un genere che gioca brutti scherzi: attraversa dei momenti di stasi che sembrano essere infiniti, e poi tutto ad un tratto arriva un gruppo che ti stravolge le idee… E’ questo il caso! I Neuraxis portano in campo una tecnica invidiabile, che tuttavia non li porta su territori alla Suffocation nè tantomeno alla Cryptopsy, e la mettono al servizio di uno stile fatto non solo di cattiveria, ma anche di melodia. E’ questa la caratteristica più sconvolgente di tutto l’album, non tanto per l’idea in sè (non sono nè i primi nè gli ultimi ad usare schemi melodici uniti al brutal) ma per la riuscita del progetto.

Già nella primissima “…Of Divinity” appare piuttosto palese la tendenza del gruppo a sconfinare in quest’area, ma le cose si fanno molto più concrete dopo la strumentale “Momento”. Da qui in poi vi aspettano 5 tracce una più bella dell’altra, che vi porteranno alla grande verso la conclusione del cd. Una “Structures”, forse solo un po’ debole d’impatto, ma buona nel complesso, spiana la strada per la successiva “Mutiny”, veramente devastante nel suo susseguirsi di riffoni ora più compatti, ora più accattivanti.

Un po’ fuori luogo, ma comunque più che accettabile, la tirata di 37 secondi intitolata “Neurasthenic”, che lascia infine spazio a “Truth Beyond Recognition…”, chiusura degna di lode, capace di partire quasi come un classico pezzo di death melodico, per poi andare a sfociare in tutta la sua potenza su lidi molto più violenti. E in questo continuo andirivieni di blast-beats e armonizzazioni dal gusto vagamente europeo, a noi non resta altra alternativa che godere delle enormi possibilità che un gruppo come questo offre…

Questo album avrebbero potuto scriverlo in molti, è vero, ma di fatto il nome stampato in copertina è Neuraxis… Questo per dire che non è tanto alla formula usata che dovete badare, ma alla riuscita. Da un Canada che ci ha regalato gruppi memorabili nel passato così come nel presente (Cryptopsy e Kataklysm, almeno dell’ultimo periodo, la dicono lunga…) ora abbiamo questa ennesima speranza. Un bel colpaccio per la Morbid Records che dimostra ancora una volta di saper tirar fuori dal circolo underground dei nomi che fanno accapponare la pelle. Forti anche di una produzione molto buona (a dir la verità è tutto un po’ piatto ed uniforme, ma a questo rimedia alla grande il gruppo…), i Neuraxis sfornano quello che nella loro carriera sono convinto rimarrà per sempre un ottimo cavallo di battaglia. Magari qualche punticino in più per l’inaspettata sorpresa, ma di fatto vi assicuro che il voto è pienamente meritato…
Matteo Bovio

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