Recensione: Very Limited Life’s Expectancy

Di Stefano Risso - 19 Gennaio 2008 - 0:00
Very Limited Life’s Expectancy
Band: Kreas
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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65

Brutal made in Bologna per i Kreas, formazione nata nel 2000, alle prese con
il debutto Very Limited Life’s Expectancy, ma con un nuovo lavoro gia in
cantiere, intitolato Save The Planet… Kill Yourself.

Un demo che si mantiene sui canoni classici del genere, attingendo a piene
mani dal sound americano, con un taglio leggermente old-school e inevitabili
influssi slayeriani a fare da contorno. I ragazzi si comportano bene comunque,
dando vita a cinque brani di impatto, che non cercano digressioni inutili
colpendo dritti sulle orecchie degli ascoltatori. Very Limited Life’s Expectancy
si mantiene costantemente su velocità sostenute, con un riffing teso a creare
anche la giusta atmosfera cupa e non solo violenza fine a se stessa, senza
stupire ma svolgendo egregiamente il compito.

Diciamo che chi mangia pane e brutal non impiegherà molto ad assimilare il
demo, tanto i nostri sono rispettosi della tradizione, anche se come rovescio
della medaglia, chi è avvezzo a sonorità del genere può intuire buonissime
potenzialità nelle corde dei Kreas, che gia in questo debutto potevano essere
espresse meglio, magari presentando brani più corposi, specialmente per
quanto riguarda il minutaggio esiguo di un paio di brani che non superano il
minuto.

Come sempre, ci auguriamo che la band possa crescere, speranzosi che
l’imminente nuovo materiale possa confermare i buoni propositi di Very Limited
Life’s Expectancy
.

Stefano Risso

Tracklist:

  1. Very Limited Life’s Expectancy
  2. Rooted In The Land
  3. Beware On Me
  4. Internal Disease
  5. Kreas

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