Recensione: Waterland

Di Federico Orano - 20 Maggio 2009 - 0:00
Waterland
Band: Waterland
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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82

Ho scoperto questa band per caso girando in rete. Casualmente sono capitato nella loro pagina MySpace e sono rimasto subito piacevolmente colpito. Chi è goloso di power metal sinfonico e zuccheroso come me, troverà questa band davvero speciale. A dire il vero non parliamo di una vera e propria band infatti Miguel Gomes ha scritto tutte le canzoni e le ha suonate con l’aiuto del fratello Bruno e di Marco Alvez alla voce. Questo demo-promo presenta 15 tracce di power metal composte alla grande. Non voglio sembrare esagerato ma ci sono canzoni che non sfigurerebbero nella discografia di band molto famose. Peccato che la produzione è quella che è: discreta per un demo, decisamente carente per un disco.
Personalmente ho qualche difficoltà di solito nell’ascoltare gli album senza booklet né testi. Con questo demo però è scattato un amore unico, merito soltanto dell’ottima qualità della musica proposta. I Waterland suonano un power super melodico tutt’altro che originale, che ricorda molto da vicino i Freedom Call e in alcune circostanze altre band come Skylark, Stratovarius, Keldian. Proprio questi ultimi hanno pubblicato negli ultimi anni due lavori di power metal leggerissimo, ma di alta qualità. I Waterland riescono nell’impresa di essere ancora più “soft” (un po’ anche per colpa della produzione che penalizza soprattutto le chitarre) ma, almeno per una volta, questo è tutt’altro che un difetto.

Tra le canzoni vi posso citare la magnifica Shinning world (tre minuti di goduria sonora), la successiva The sign of mankind (un up-tempo perfetto con un assolo che sembra scritto direttamente dal Timo Tolkki più ispirato), The kingdom (e qui pare proprio di sentire Zimmermann e soci), la splendida ballata My dark light, The man who wants to be free (con un ritornello che canterete per giorni e giorni e giorni..), la lunga The Key e la bellissima title-track (grande uso della tastiera), ma davvero sarebbero da menzionare una ad una.

Ora non conosco i piani futuri della band. Credo che l’obiettivo sia trovare un’etichetta per la registrazione e successiva pubblicazione di questo disco. Io auguro tutta la fortuna del mondo a Marco Alvez e al suo progetto Waterland perchè questo album trasuda tanta passione per questo genere e la qualità del songwriting è davvero di alto livello. Fate come me, procuratevi questo disco se potete. Oltretutto è scaricabile interamente e legalmente (clicca qui per il download). Mi auto-conferisco il potere di eleggere i Waterland come i Freedom Call iberici. Può un demo entrare nella mia top ten annuale? Non mi ero mai posto questa domanda, ma probabilmente sarò costretto a rispondere affermativamente. Promossi a pieni voti.

Discutine sul topic relativo.

Orano “CelestialDream” Federico

Tracklist:
1-Destiny
2-Paradise
3-Shinning world
4-The sign of mankind
5-The kingdom
6-My dark light
7-The key
8-The man who wants to be free
9-Tell me
10-In nomine
11-The king of fantasy
12- Memories
13- Waterland
14- The guardians of night
15- History (bonus track)

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