Recensione: Wrong Way To Salvation

Di Leonardo Arci - 21 Ottobre 2008 - 0:00
Wrong Way To Salvation
Band: Silentrain
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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72

Ex Dunces, sotto il cui monicker sono stati pubblicati ben 2 full length agli inizi degli anni duemila, questi cinque ragazzi finlandesi si presentano nel 2008 con il nome Silentrain, forti del supporto totale della Drakkar Records, modificando parzialmente le coordinate stilistiche precedentemente battute: non più soltanto power metal di stampo scandinavo ma un heavy metal molto melodico dalle chiare tinte oscure e goticheggianti che incupiscono le atmosfere ed avvicinano il sound dei nostri alla teatralità dei Kamelot e al flavour malinconico degli Evergrey.
Elemento caratterizzante di tutte e dieci le canzoni che compongono questo Wrong Way To Salvation è senza dubbio la potente ugola del singer Mako Kamarainen, il quale riesce ad entrare in perfetta sintonia con il tiro di ciascuna canzone sposandosi perfettamente con essa, ben supportato tra l’altro dalle backing vocals che rendono più incisivi e melodici i chorus. Da sottolineare inoltre il preziosissimo lavoro di cucitura del bassista Jussi Karjalainen, il cui basso divora note senza soluzione di continuità contribuendo in maniera decisiva a delineare quelle atmosfere dark che sono una delle peculiarità principali del CD. Non sono da meno gli altri membri, tutti dotati di perizia tecnica di buon livello, che vanno a integrare un combo piuttosto affiatato e compatto.

Le tracce non sono immediatamente assimilabili e questo potrebbe far incorrere qualche ascoltatore distratto in una bocciatura prematura e fuori luogo. Ascolto dopo ascolto tutte le potenzialità di questo dischetto vengono fuori rendendo ogni singola canzone differente dall’altra ma pur sempre ben amalgamata nel contesto sonoro propostoci. E’ stato piacevole infatti ritrovarsi a canticchiare senza nemmeno accorgersene il chorus dell’opener Until You Break (Fires of hell licking, licking until you flame / The flames of death burning, burning until you break), traccia quadrata e rocciosa che presenta evidenti richiami agli Iced Earth e ai Dark at Dawn. Accattivanti sono poi i granitici stop and go della più cadenzata No More, all’interno della quale fanno capolino accenni growl del cantante Kamarainen che impreziosiscono ulteriormente questa canzone molto valida sotto il profilo dell’impatto emotivo. C’è anche  spazio per una giusta dose di melodia in Fear Of The Unknown così come nella semi ballad EternityRide With The Devil è la traccia più riuscita: non soltanto per la prestazione vocale del cantante, che qui appare sofferta e sentita, ma anche per la presenza di qualche spunto prog che conferise al chorus la giusta verve melodica e un pizzico di psichedelia per via dell’uso della tastiere (quasi impercettibili). L’anima power/thrash degli anni passati ricompare di tanto in tanto come nella diretta Broken, nella quale torna a farsi sentire il growl del cantante, oppure nella rocciosa Sick Of… che però sembra mancare l’obiettivo per via di un coro non propriamente azzeccato. Il CD si chiude in dolcezza con la ballad The Road To Destiny, nella quale appare in tutta la sua epicità la vena intimistica bella band, grazie anche ad un testo dalla chiara ispirazione cristiana (Only God knows the road to destiny / Try to understand why it leads you so / You’ll find the answer when the pain is gone / Please come back to our days we miss and love you so).

Pur non essendo molto innovativi, i Silentrain sono riusciti a confezionare un CD energico e potente, capace di tenere alta l’attenzione dell’ascoltatore per i suoi quaranta e rotti minuti. Merito senza dubbio di un songwriting ormai collaudato e di una produzione che fa ampiamente il proprio dovere. Ora una piccola critica a tanti colleghi che, non so su quali basi, hanno paragonato in giro per il web questi Silentrain agli Stratovarius e ai Sonata Arctica: dubito che questi signori abbiano ascoltato il CD! Un paragone del genere è fuorviante e arreca danno a chi poi i dischi li compra. Un pizzico di professionalità in più non sarebbe male.

Tracklist:
1. Until You Break
2. No More
3. Fear Of The Unknon
4. Broken
5. Ride With The Devil
6. Eternity
7. Sick Of…
8. Wrong Way To Salvation
9. Slayer
10. With Pain And Sorrow
11. The Road Of Destiny

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