Recensione: From Us With Hate

Seguiamo i Thrasher tedeschi Ravager dal loro esordio discografico, da quando, nel 2017 e quasi per caso, abbiamo scovato ‘Eradicate …. Annihilate …. Exterminate’, il loro primo Full-Length.
Ne abbiamo intravisto il potenziale ed abbiamo proseguito con ‘Thrashletics’, uscito nel 2019, e poi con ‘The Third Attack’ del 2021, senza restare mai delusi.
Sono trascorsi altri 4 anni ed ora abbiamo a che fare con ‘From Us With Hate’, quarto album edito anch’esso dalla Iron Shield Records, come tutti i precedenti, e disponibile dal 19 settembre 2025.
Sono 11 anni che i Ravager scorrazzano per la Germania con la stessa lineup … più longevi dei Beatles, possiamo dire, dimostrando coerenza, solidità e, soprattutto, di saper lavorare di squadra.
E sono 11 anni che suonano un ruvido e crudo Thrash Metal che più Old School di così non si può, senza nemmeno provare a deviare anche solo di mezzo grado dagli insegnamenti di Exodus, Slayer, Kreator e Destruction.
Potremmo anche fermarci qui dallo scrivere, per non rischiare di ripetere quanto già detto nelle recensioni degli altri album. In effetti se si esclude il primo, il già citato ‘Eradicate …. Annihilate …. Exterminate’, con un songwriting ancora grezzo, la qualità degli altri tre è, grosso modo, sullo stesso livello, tanto che se si tirano fuori i dischi dalle copertine (tutte con lo stesso lucertolone guerriero incazzato con l’universo) poi non è detto che si riescano a rimetterli a posto nel modo giusto.
Si scherza naturalmente … i Ravager sanno scrivere canzoni intense, granitiche e ruggenti. Semplicemente pare che non abbiamo interesse ad andare oltre quello che è rispettare la tradizione, per cui tanto Thrash Metal “di una volta”, puro e selvatico, cantato con voce caustica e ribelle e pieno di riff tirati a mitraglia, linee di basso solide ed una batteria terremotante.
In sostanza, ‘From Us With Hate’ è un concentrato di questo: velocità abrasive, ritmi aggressivi, melodie ficcanti e feroce energia senza compromessi, niente di più, niente di meno. Una scaletta esplosiva di 10 pezzi dinamici di qualità pressoché analoga, tra i quali comunque emergono ‘Curse the Living, Hail the Dead’, ‘Aggressive Music for Aggressive People’, ‘Time Has Come (To end of War)’, con le punte massime rappresentate da ‘Legends of the Lightining’, un super classico alla Overkill e la lunga ‘Defender’, un brano ambizioso, quasi una mini-suite con i suoi cambi di tempo, le andature epiche ed un lungo e coinvolgente assolo. Peccato che sfuma … uscirà una benedetta legge che lo vieti prima o poi. Non male neanche la cover di ‘Bonded By Blood’, un buon omaggio ai mitici Exodus, anche se non raggiunge la ferocia istintiva di quel mitico album.
Non c’è altro da dire se non consigliare l’ascolto di questo ‘From Us With Hate’ (anche dei precedenti, per chi non li conosce) che, pur non dicendo assolutamente nulla di nuovo, riesce a coinvolgere e a trascinare con la sua compatta energia detonate.
Con questo album i Ravager si attestano tra le migliori band emergenti del movimento tedesco e non solo. Ora non resta loro che confermare la propria posizione con il prossimo lavoro. Aspettiamo con viva curiosità.