Death Grindcore

Intervista Macabre (Corporate Death)

Di Mickey E.vil - 16 Novembre 2020 - 8:00
Intervista Macabre (Corporate Death)

Intervista a Corporate Death (Macabre) da parte di Mickey E.Vil (The Mugshots, Radio Onda D’Urto FM). In fondo alla pagina è possibile ascoltare la stessa in versione audio con sottotitoli. Buona fruizione.

Ho iniziato a seguire i Macabre nel 1993, colpitissimo dal loro leggendario album Sinister Slaughter: come non innamorarsi di una copertina che sostituiva i personaggi di Sgt. Pepper’s dei Beatles con tutti i più folli serial killer del pianeta? Poi arrivò Dahmer, un monumentale concept album sul cannibale di Milwaukee: fu in quell’occasione che passai dei bei momenti insieme a loro sul tour bus per la loro unica data italiana. Io e il mio amico Federico li tormentammo con materiale da noi stampato riguardo vari serial killer e durante la serata purtroppo il nostro entusiasmo non fu pari a quello degli altri pochissimi disinteressati spettatori dello show che si tenne in provincia di Genova. Oggi i Macabre tornano con un disco al fulmicotone, una sorta di Sinister Slaughter pt. II del quale il buon Corporate Death è giustamente molto fiero…buona lettura!

Dunque caro Corporate Death, cosa si devono aspettare i vostri fan da Carnival of Killers, dopo quasi 10 anni dal vostro ultimo disco e siete soddisfatti di lavorare ancora con la Nuclear Blast?

Sì, siamo molto contenti di aver lavorato nuovamente con la Nuclear Blast, abbiamo registrato un album con loro nel…penso nel ’93 con il nostro Sinister Slaughter. Stavamo cercando l’etichetta giusta per questo nostro nuovo album prima di farlo uscire, eravamo pronti a farlo uscire già qualche anno fa ma non abbiamo avuto fretta, non volevamo farlo uscire così a caso, abbiamo avuto alcune offerte da diverse label e il nostro manager, che è davvero bravo, ha parlato con tutte le diverse etichette e ci ha detto che l’offerta migliore era della Nuclear Blast alchè ho detto “Wow!” e abbiamo firmato con loro. Faranno uscire tutto il catalogo insieme al nuovo album e faranno uscire tutti i nostri vecchi album in vinile e in CD. Sono molto più importanti ora di quando abbiamo fatto uscire il nostro primo album con loro e penso che faranno uscire tutta la nostra roba per farla arrivare alle persone che non ci hanno mai ascoltato prima. Penso che il nuovo album sia il nostro lavoro migliore, mostra il progresso dei Macabre in tutti questi anni ed ho veramente cercato di includere molta varietà mentre componevo, tanti stili musicali e vocali diversi: ho davvero cercato di focalizzarmi sulla voce su questo album, ho anche cercato stili e sonorità diversi. Penso sia il nostro album migliore e spero che la gente lo apprezzi.

Cosa ci puoi dire del fantastico artwork della copertina dell’album e sui diversi formati disponibli?

Ok…ho progettato la copertina, ho avuto l’idea per qualche anno ed ho un amico dall’Australia che si chiama Laz Gein – potete trovarlo su Facebook – è un tatuatore e può creare ogni stile artistico. Può anche fare roba alla Leonardo Da Vinci, così gli ho dato l’idea e ci abbiamo lavorato con i nostri smartphone per un paio di mesi. Ha creato la copertina pezzo per pezzo, un assassino per volta e ogni volta mi mandava uno degli assassini e io gli dicevo “Possiamo cambiare questo e quello”, lui lo cambiava e me lo rimandava. Poi spostavamo i diversi assassini dove volevamo sulla copertina: ci abbiamo lavorato su per un paio di mesi fino ad esserne veramente contento, penso sia la nostra copertina migliore.

Ci sono diversi format ed anche edizioni limitate come la Unhappy Meal…

Esatto. Sai, è la Nuclear Blast. Abbiamo lavorato con diverse etichette e loro sono dei veri professionisti, ottime persone con cui lavorare e hanno molte idee su come fare uscire edizioni limitate…penso siano stati loro ad aver avuto l’idea dell’ Unhappy Meal e…sì, la Nuclear Blast è il motivo per cui tutto questo è successo.

Avete fatto uscire il video di Ted Bundy Song per promuovere la versione digitale della vostra discografia. Cosa ne pensi di questa strana era digitale del music business?

Quello è….sì, è grandioso…il nostro amico dei Cattle Decapitation lo ha realizzato, assomiglia a Bundy nel video: è uscito davvero bene ma abbiamo anche una nuova Ted Bundy Song sul nuovo album, si chiama The Wheels On The Bug (Go Round And Round) e abbiamo un nuovo video che sta per uscire per questo pezzo: uscirà il 13 novembre, il giorno in cui uscirà l’album. Così ci sarà anche un nuovo video con Ted Bundy in uscita.

Dalla copertina di Carnival Of Killers presumo che parlerete anche della serial killer italiana Leonarda Cianciulli, giusto?

Sì.

Conosci altri serial killer italiani?

Ce ne sono un po’ sui quali ho cominciato a scrivere ma penso sia stata la prima tra i serial killer italiani, abbiamo cercato di scegliere le storie veramente bizzarre, dementi e fuori di testa. Questa donna ha ucciso alcuni dei suoi clienti, era una veggente e preparava biscotti da the con il loro sangue e sapone coi loro corpi, per poi dare sia i biscotti che il sapone ad altri clienti…si mangiava anche i biscotti…sì, cerco di scegliere quelli davvero pazzi. Se guardi la copertina del nostro album puoi vedere che è alla fiera e vende biscotti da the e sapone.

Dopo così tanti anni, come vedi i due album monumentali e storici che sono Sinister Slaughter e Dahmer al giorno d’oggi?

Penso siano entrambi molto validi, Dahmer è stata una grossa produzione ed era un musical su Jeffrey Dahmer che va dalla sua infanzia fino alla sua uccisione in prigione, così la sua storia è in ordine cronologico. Sul nuovo album ho rivisitato alcuni dei serial killer sui quali abbiamo già fatto canzoni: Ted Bundy, John Wayne Gacy, Richard Speck, Albert Fish, Ed Gein…ci sono nuove canzoni su di loro: invece di fare un altro concept album su un solo assassino, questo è il mio modo di aggirare la questione e fare più canzoni sullo stesso serial killer in album diversi. Infatti ho scritto due canzoni diverse su Ed Gein sul nuovo album, una è una bonus track che non penso sia su quello che hai sentito, ma abbiamo un’altra canzone su Ed Gein….sì, è solo il mio modo di aggirare la questione concept album su una sola persona.

I Macabre sono e saranno sempre Corporate Death, Nefarious e Dennis the Menace. Com’è lavorare con una line-up così solida dopo 35 anni?

Sai, siamo sempre stati buoni amici, ci frequentavamo ben prima che cominciassimo con i Macabre: abbiamo suonato in un gruppo fin dal 1981-82, intorno a quegli anni e abbiamo formato i Macabre nel 1985 quando ho cominciato a cantare. Sai, oggi è un po’ diverso, il nostro bassista vive in un altro stato quindi abbiamo dovuto recuperarlo per imparare il nuovo album. E’ stato a casa mia per un po’, così non abbiamo fatto le prove come sempre, ma suoniamo ancora e vogliamo continuare a farlo in futuro.

Quali sono le tue infuenze musicali principali e che musica ascolti al di fuori del Metal?

Preferisco la musica classica, Bach è il mio preferito…quando ascolto musica di solito ascolto musica classica. Ma le mie influenze sono grossomodo tutto quello che ho ascoltato da quanto ero bambino. Quando ero piccolo – ora sono un po’ più vecchio – ho sempre cantato sulla musica che trasmetteva la radio. Sono cresciuto ascoltando musica degli anni ’60 e degli anni ’70, cantando la musica che trasmetteva la radio. Circa quindici anni fa mi sono dato al karaoke e ho cantato sul CD con un microfono. Si trattava di hit dei Beatles, Johnny Cash, Elvis Presley….c’erano un centinaio di canzoni che sapevo cantare con il karaoke. Così su questo album ho voluto mostrare il mio modo di cantare stili diversi. Ho perfino iniziato a studiare un po’ di opera in passato così ho cercato di inserire un po’ di opera anche nell’album. Sono influenzato da tutto quello con cui sono cresciuto.

Mi ricordo che agli inizi degli anni ’90 trovare libri, videocassette e arte sui serial killer era molto difficile e non visto di buon occhio, al giorno d’oggi è quasi diventata una cosa normale, cosa ne pensi di questa specie di involuzione ?

Beh, qui da noi è sempre stato un po’ più accettato…quando ero piccolo non si sentiva parlare di tutti questi serial killer, semplicemente questo fatto non esisteva. Leggevo libri in continuazione, è così che ho scritto tutti i vecchi pezzi. Avevo pile di libri e dovevo fare molta ricerca e leggere molto, mentre oggi grazie alla tecnologia uso smartphone, invece di cercare in tutti quei libri ho tutto a portata di mano e posso trovare tutto quello che voglio senza stare sui libri. Avrei voluto avere questa tecnologia a quei tempi (ride, n.d.M), avrei risparmiato un sacco di tempo facendo ricerca su quei tizi. Non leggo più libri è semplicemente una perdita di tempo, amo la tecnologia e con lo smartphone posso trovare tutto e subito!

Hai un legame speciale con l’Italia e hai un messaggio e un saluto finali per i vostri fan italiani?

Amiamo l’Italia: i miei nonni sono italiani e vengono dal nord, dalla Toscana, da Lucca. Ci sono stato, è un posto piccolo ma bello. Sì, ho una discendenza italiana, sono stato in Italia più volte. Adoro Roma, mi piace visitarla con tutto quello che c’è…speriamo di tornarci quando ci saranno concerti in programma. Vogliamo ringraziare tutti i fan che ci hanno supportato in tutti questi anni e speriamo che il nuovo album vi piaccia!