Recensione: Dreamcatcher

Di Luca Corsi - 10 Febbraio 2009 - 0:00
Dreamcatcher
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
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80

Il 2008 si è rivelato un anno a dir poco stellare per AOR e Hard Rock inteso nel suo aspetto più melodico.
Le grandiose interpretazioni di mostri sacri ed immortali come Journey, Jimi Jamison e House Of Lords, unite alle piacevoli conferme degli stupefacenti e frizzanti Brother Firetribe, dei nostrani My Land e degli svedesi Last Autumn’s Dream, sono riuscite a creare un’atmosfera vincente nonché difficilmente eguagliabile, perlomeno non in tempi brevi.

Se molto probabilmente la maggior parte degli artisti qui sopra citati si prenderanno un anno di riposo (assolutamente meritato, ci mancherebbe), c’è qualcuno che non vuol rischiare di perdere nemmeno un secondo, cercando di cavalcare l’onda del successo il più possibile, fino a quando l’ispirazione e la voglia di proporsi lo concedono. Non è un caso, infatti, se gli svedesi Last Autumn’s Dream non si sono quasi mai concessi una pausa dal 2003, anno del debutto omonimo. La band del talentuoso cantante/tastierista Mikael Erlandsson ha saputo giocarsi le proprie carte, mantenendo negli anni un rendimento costante e di elevata sicurezza, raggiungendo proprio nell’annata appena conclusa il proprio, attuale, apice compositivo con il bellissimo “Hunting Shadows”.
Ma non c’è tempo per tirare il fiato, chi si ferma è perduto. Così, prima nel mercato giapponese, poi in Europa, esce ad inizio 2009 la nuova fatica degli svedesi: “Dreamcatcher”.

Sin dal primo ascolto si capisce immediatamente che la volontà di Erlandsson e soci è quella di ripetere i fasti raggiunti con il precedente lavoro, riproponendo lo stesso sound e la stessa grinta, oramai marchio di fabbrica della band.
Adrenalina ed entusiasmo sono le qualità migliori che i vari episodi del lotto (addirittura ben 13) riescono a infondere nell’animo dell’ascoltatore. Quest’ultimo non avrà certo bisogno di un ascolto troppo attento o eccessivamente ripetuto per gradire pezzi di elevata caratura come “One By One”, “Hold On To My Heart”, le gustosissime power-ballad “Never Faraway” e, soprattutto, “Frozen Flower”, per non parlare della travolgente “Silent Dream”.
Un inizio a dir poco spumeggiante, coronato dall’esplosività dell’eccitante “Alarm”, il cui riff è un chiaro e quanto mai voluto omaggio agli Aerosmith, tributati riecheggiando le note della storica “Dream On”.

Se la prima parte si chiude con le dolci note di “Never Faraway”, la seguente metà esordisce con tutta la velocità e le strofe coinvolgenti della folgorante “Your Kind Of Loving”, assolutamente degna dei migliori Bon Jovi d’ottantiana memoria. Del resto, risulta quanto mai evidente il punto di riferimento che il biondo Jon rappresenta per il quartetto, come dimostrano anche le sfiziose “The Last To Know”, “When Love Strikes Down” e la superlativa “Who Needs Love” (una delle vette massime del disco), senza dimenticare le parti vocali, davvero ottime, di Mikael Erlandsson, più volte accostabili al rocker del New Jersey.
Si confermano e all’altezza anche i fondamentali contributi dei suoi compagni di avventura Andy Malecek (chitarra, ex Fair Warning), Marcel Jacob (basso, Talisman) e Jamie Borger (batteria, Treat e Talisman), protagonisti di un tappeto sonoro cosparso di ingegnosi spunti, frutto di anni di esperienza nel genere e di un’ispirazione, attualmente, al massimo dell’espressività.
Spunti positivi che non calano nemmeno sul finire del lavoro, dove il duo composto da “Me & You” – chiaro omaggio al super classico dei The Knack, “My Sharona” – e dalla delicata “When My Love Has Left Your Heart”, chiude come meglio non poteva un prodotto al di sopra della media.

Non c’è dubbio, questo “Dreamcatcher” si candida già sin da ora per un posto nella Top Ten di quest’anno.
Fresco, solare e capace di unire l’hard rock di stampo americano al rock melodico, come pochi al giorno d’oggi sono in grado di proporre con successo, è la definitiva conferma, se ce ne fosse stato ancora il bisogno, per questa band talentuosa e affascinante.

Nota: da segnalare la presenza della splendida cover “Hello, Hello, Hello” dei New England nella versione destinata al mercato giapponese.

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Tracklist:

01. Welcome (Intro)
02. One By One
03. Hold On To Your Heart
04. Frozen Flower
05. Silent Dream
06. Alarm
07. Never Faraway
08. Your Kind Of Loving
09. The Last You Know
10. When Your Love Strikes Down
11. Who Needs Love
12. Me & You
13. When My Love Has Left Your Heart

Line Up:

Mikael Erlandsson – Voce / Tastiere
Andy Malecek – Chitarra
Marcel Jacob – Basso
Jamie Borger – Batteria

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