Recensione: Look to the Skies
“We’ll never rest till SCREAMS of metal
Ring out across the land
But don’t go out killing posers,
That shit’s for boomers, man!”
Era da un po’ che non ci soffermavamo sull’aggettivo “posers” ed averlo trovato all’interno di un testo di un pezzo Thrash Metal è stata l’occasione per riportarlo un po’ in luce.
Utilizzato per indicare qualcuno che finge di essere ciò che non è, nel periodo ’80-’90 all’interno del panorama Heavy Metal il suo senso era parecchio dispregiativo, andando a pungere chi ne privilegiava l’aspetto esteriore, estremizzandone la moda estetica od i suoi simboli, per apparire e mettendo in secondo piano la musica (“Death to False Metal!”, citando i Manowar).
L’esempio più classico è il focoso diverbio tra i Thrashers e gli esponenti dell’Hair/Glam Metal, la cui attitudine è sempre stata, appunto, ai due punti estremi del movimento (anche se, nella realtà, i promoter sono riusciti a far cotonare i capelli a parecchie Thrash band … ma non divaghiamo).
Oggi, sarà perché di capelli da acconciare ne sono rimasti ben pochi, il termine “poser” si affibbia, più che altro, a chi ad esempio è poco o niente interessato all’Heavy Metal, ma ne indossa le magliette perché la trova fighe (da qualche parte una foto di Chiara Ferragni con la T-Shirt dei Metallica l’abbiamo vista …) oppure a chi si mostra sui media senza aver nulla di concreto da dire (come criticano i Negrita). D’altronde ognuno è libero di fare ciò che vuole finché non rompe i Kog … agli altri ed i “posers” possono anche essere lasciati perdere.
Questo è il senso di ‘(I Need) Thrash’, brano dei Crüzer incluso nel loro primo EP, che è un duro attacco agli stereotipi tra i quali, appunto, l’odio verso i “posers” (La strofa però contiene un errore, forse fatto per metrica: la generazione coinvolta non è la Boomers ma la X).
I Crüzer sono un quartetto canadese dall’anima feroce che ha iniziato la sua storia nel 2023 e cominciato a incidere quest’anno. L’EP di cui sopra, dal titolo ‘Look to the Skies’ è uscito il 4 aprile 2025 dopo un paio di singoli ed è, di fatto, il loro debutto.
Quello che suonano è un Thrash Metal vecchio stampo, aspro ed aggressivo come Mamma Metallica lo ha fatto, condito qua e là da inserti melodici dal tocco epico/drammatico. Sfruttano un po’ la lezione del Metalcore, possiamo dire, abbinando strofe infuriate con refrain orecchiabili, rimanendo però nell’ambito della Old School.
L’EP è composto da 5 pezzi incandescenti, dal buon tiro, il cui elemento chiave è una voce camaleontica con una gamma tonale che sa essere graffiante come Mille Petrozza o teatrale come Michael Jackson (quello che canta su ‘Into the Future’ e ‘Suspended Sentence’ dei britannici Satan, non la Pop-Star) od anche melodica come Steve Grimmett.
Le tracce assumono dunque varie sfumature senza perdere mai energia, con buona fusione tra i vari cambi di scena grazie ad un lavoro chitarristico ficcante ed intransigente ed una ritmica temporalesca.
La dinamica sonora ed i testi intrisi di un buon “Sense of Humor”, ma non privi di messaggi, rendono il disco godibile dall’inizio alla fine, a partire da una Title-Track granitica e d’assalto (che ci mette di fronte ad un attacco alieno), passando per una ‘Born To Rise’ sovversiva ed immediata (risorgere e superare le avversità), una ‘Raging Fire’ potente e caustica (la distruzione dell’ambiente), una ‘(I Need) Thrash’ velocissima e furiosa (come abbiamo già detto un attacco agli stereotipi), per finire con una ‘Pit Vyper’ (ossia una donna malvagia che trasforma il cuore in pietra) che cambia registro mostrandoci il lato dei Crüzer rivolto verso un Heavy Metal più accessibile e duttile, portandoci alla mente band come i Keel od i Quiet Riot.
Insomma, ce n’è di roba in questo ‘Look to the Skies’ … neanche 20 minuti, ma vero fuoco liquido.
Assolutamente da ascoltare ad un volume improponibile per i vicini … dopodiché aspettiamo l’album.