Kayo Dot: pubblicato il nuovo album “Every Rock, Every Half-Truth under Reason”

Comunicato stampa
I Kayo Dot svelano oggi, 1° agosto 2025, il loro nuovo capolavoro “Every Rock, Every Half-Truth under Reason”. L’undicesimo album in studio di questo amato progetto musicale d’avanguardia è stato deliberatamente creato dal genio Toby Driver per sfidare lo spettro della composizione artificiale generata dall’intelligenza artificiale, della modellazione predittiva e dell’estetica algoritmica.
ASCOLTA l’album “Every Rock, Every Half-Truth under Reason”
Con il loro undicesimo album in studio, “Every Rock, Every Half-Truth under Reason”, i Kayo Dot celebrano il ventesimo anniversario di “Choirs of the Eye” riunendo la formazione originale. Questa audace dichiarazione musicale del compositore e genio in continua evoluzione Toby Driver segna sia un ritorno che un’evoluzione rispetto al seminale debutto della band, rivisitando le pratiche compositive che lo hanno definito e spingendosi verso territori inesplorati.
Rifiutando le strutture Rock tradizionali e i contorni più prevedibili del Metal, “Every Rock, Every Half-Truth under Reason” plasma un suono che risulta familiare e alieno allo stesso tempo, dove organi microtonali e chitarre progettati su misura si sforzano di conciliare l’impossibile tensione tra passato e futuro. Allontanandosi dalla tipica enfasi sulle basse frequenze, fluttua invece nello spettro acuto, dove le texture diventano più fragili, più intime, più abrasive e terrificanti.
Questo processo creativo ha rivelato una nuova forma di musica che i Kayo Dot hanno definito “Metal liminale“: un suono che abita l’atmosfera di spazi di soglia, dove il tempo sembra dilatato e i confini tra le realtà iniziano a erodersi. È una musica di stati tremolanti, intrappolati tra ciò che è, ciò che era e ciò che avrebbe potuto essere. In questa tensione, l’album diventa espressione della crisi hauntologica dei nostri tempi: un momento culturale e sociale in cui il futuro è diventato indistinto e il presente è gonfio dei fantasmi di un passato che non molla la presa. Un malfunzionamento in cui il passato non rimane sepolto e il nuovo arriva già preformattato da vecchie strutture. Il Metal, forse più di ogni altro genere, rivela questa condizione in modo più chiaro: intrappolato in cicli di autoreferenzialità, ammaliato dalla propria eredità, affamato di novità ma ancorato al mito.
Questo album dei Kayo Dot è infestato da uno di questi futuri: lo spettro della creatività generata dall’intelligenza artificiale. La crescente presenza di composizione artificiale, modelli predittivi ed estetica algoritmica getta una lunga ombra su tutto il lavoro creativo odierno. Toby Driver scrive:
“Ho sentito quest’ombra incombere su di me durante tutto il processo di scrittura. La minaccia non era solo tecnologica, era metafisica. È diventato ancora più importante scrivere in modi che resistessero alla previsione, comporre musica che non si rivelasse al riconoscimento di schemi. Gran parte dell’album è un tentativo di andare controcorrente rispetto alla leggibilità, di creare qualcosa che sfugga alla presa dei sistemi progettati per anticiparci. In questo modo, la musica diventa una sorta di contromisura, un modo per preservare l’imprevedibilità, l’opacità e il dolore della creazione umana.”
Kayo Dot – “Every Rock, Every Half-Truth under Reason”
1. Mental Shed
2. Oracle by Severed Head
3. Closet Door in the Room Where She Died
4. Automatic Writing
5. Blind Creature of Slime