Live Report: Feffarkhorn Day 2 @ Spresiano – 13 Settembre 2025

Di Elisa Tonini - 19 Settembre 2025 - 8:57
Live Report: Feffarkhorn Day 2 @ Spresiano – 13 Settembre 2025

Live Report Feffarkhorn : Day 2

BardoMagno + Fejd + Ratti di Sentina @Feffarkhorn, Lago le Bandie Spresiano (TV) – 13/09/2025

Siamo giunti all’ottava edizione del Feffarkhorn, festival di cultura celtica – e non solo – in provincia di Treviso. Noi, come TrueMetal.it, abbiamo partecipato a tutte le tre giornate di questa edizione.

Nel presente articolo racconteremo la seconda giornata quella di sabato 13 settembre, data in cui sono presenti i BardoMagno, gli svedesi Fejd ed i Ratti di Sentina.

Parlando del meteo, la giornata era dapprima nuvolosa per poi piovere e smettere nel corso della serata, come avvisato sui canali social del festival.

La location e la logistica al Feffarkhorn

Arriviamo alle 17 e 30 circa e facciamo un giro intorno al lago prima di entrare nell’area del festival. Anche in questo caso avevamo acquistato i biglietti online, evitando così di fare coda alle biglietterie vicino all’entrata. La quantità di persone è stata decisamente superiore rispetto a tutte e tre le giornate, e per questo, era facile che vi si formassero code. Il tendone offriva riparo nei momenti di pioggia più intensa ma molti se ne stavano sui tavoli, con l’ombrello .

I concerti al Feffarkhorn

A parte i BardoMagno, di cui ispiravano simpatia certe tracce ascoltate su You Tube, i Fejd ed i Ratti di Sentina erano a me totalmente nuovi. In ogni caso, non avendo mai visto dal vivo nessuno dei tre, il confronto è stato con le versioni in studio.

Mi trovavo lontana dal parco, tuttavia l’audio che arrivava era buono, complice il tipo di sonorità proposte, che, per qualche ragione, all’aperto hanno una resa migliore.

Ratti di Sentina

I Ratti di Sentina si basano sull’estetica e tematiche piratesche, nonché su uno spirito goliardico, unito ad un folk rock/hard rock orecchiabile. I brani risultano fedeli a quelli in studio, inframezzanti da alcune battute e siparietti comici, fra cui, il più gustoso, era quello del furto di rum. L’obbligo del colpevole era subire un’umiliazione: la passerella. Doveva quindi vestirsi da donna, ma gli avevano fatto indossare una parrucca color fucsia. Il personaggio danzava quindi assieme agli altri membri della band.
Questa sorta di One Piece della musica, si è rivelata, nella sua breve esibizione una gradevole introduzione agli headliner BardoMagno, non prima di comparse inaspettate sul palco.

La visita del Sindaco di Spresiano e di Remo Mosole

Finita l’esibizione dei Ratti di Sentina sale sul palco Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano (che non rivela subito la sua identità) e di Remo Mosole. Quest’ultimo, insieme alla sua famiglia, è titolare dell’area relativa al Lago Le Bandie (comprese le piscine) e del Gruppo Mosole. Assieme al sindaco, è colui che ha permesso al Feffarkhorn di vedere la luce anche quest’anno. Il signor Mosole era certamente entusiasta dell’iniziativa, sottolineando l’afflusso di gente e, soprattutto, il fatto che reputa i presenti delle brave persone. Eh, ma i metallari non erano brutti e cattivi ?
Il pubblico reagisce con molto calore lanciando spesso in coro un “Vai Remo !” Qualcuno fischia – come a volte capita nei concerti – ma Remo non apprezza e, con fermo garbo, dice elegantemente “tu che fischi vai a quel paese”. All’età di 92 anni, egli mette essenzialmente l’accento sull’importanza della salute, e noi non possiamo che concordare con lui. L’area di Le Bandie è anche pensata per questo.
Da menzionare il fatto che sul palco viene invitato e ringraziato anche Dario, organizzatore del festival. Molto timidamente, brevissimo, ringrazia a sua volta.
Dopo questa parentesi si ritorna alla musica.

Fejd

Di tutt’altro spirito gli svedesi Fejd, in Italia per la prima volta. Il loro è un folk rock/metal di stampo nordico di buona qualità e tecnica, seppur un po’ ripetitivo, per chi scrive. Il pubblico si dimostra comunque molto attento e numeroso durante la loro esibizione. Piace il loro stile malinconico ma comunque elegante e combattivo, idealmente vicini ai Månegarm, ma decisamente più melodici rispetto a quest’ultimi.

Gli svedesi erano ben degni di poter suonare al Feffarkhorn, inoltre la posizione centrale nella line-up ci stava per staccare il mood,  sonorità e tematiche. Una risata di troppo e finivamo sepolti ( semi-cit) ?

BardoMagno

Verso le 23 iniziano i BardoMagno e la pioggia stava abbandonando via via la zona. Capitanati da Abdul il Bardo ( aka Valerio Storch dei Nanowar of Steel) la band è il progetto musicale di Feudalesimo e Libertà. Con arguzia e humor intrigano gli spettatori ambientando le loro canzoni in suggestioni medioevali e riferimenti contemporanei.
Impossibile, per dire, non farsi sedurre da “Game of Signorie”, fra i quali gli Sforza, i Gonzaga ed i Medici.

Ci sono però altre cose che mi hanno colpita in questo concerto:
Ad un certo punto, durante i numerosi e divertenti siparietti tra una canzone e l’altra, era spuntata una bandiera marciana, ovvero della Repubblica Veneta, detta La Serenissima. Sì, non la bandiera della regione Veneto, proprio quella della Serenissima, simbolo del popolo veneto, slegata quindi a certi partiti politici. Francamente mi sentivo onorata di tale gesto ed un paio di “Viva San Marco” mi erano venuti spontanei. Quel momento introduceva la bellissima ed al contempo ironica “Marco Polo”, tratto dall’ultimo album, intitolato “Valvassori del BardFolk”.

“Chiedo Scudo” dedicata al defunto conduttore Luca Giurato, è un pezzo geniale nel trasformare i suoi prodi errori grammaticali in una poesia epica e cavalleresca.

Il sipario che prelude “Clero Mania Dance” è esilarante. Un serissimo Fracasso da Montalcino esclamava “Zitti !” e poi, tutti i membri del gruppo, vestiti da frati, danzavano quasi in sincrono. Pungente Abdul nell’affermare: ” eh ma siete degli ipocriti, fate i pagani e poi impazzite per le cose religiose”. Insomma, il metallaro è in bilico tra il sacro ed il profano, ma questi due concetti sono molto soggettivi.

Punto finale: la foto di gruppo, dove i Nostri hanno posato con la bandiera di San Marco. Non me la sarei mai aspettata per nulla al mondo e, a mio modo, ho apprezzato moltissimo.

Performance riuscitissima dei BardoMagno anche dal punto di vista esecutivo.

BardoMagno – setlist

Li Bardi Son Tornati In Locanda (Deus Lo Vult)
Giovanna Pulzella
Clodoveo
La Cintura di Castità
Game of Signorie
Notte prima degli esami di storia
Nel mio Feudo
Marco Polo
Chiedo scudo
Cerveza y Latifondo
Hanno ucciso Carlo Magno
Valvassori del Bardfolk

Encore:

Clero Mania Dance (Song played from tape)
Magister Barbero
Federico II c’è

Ninna Nanna del Feudo(Song played from tape)

Conclusione

Pioggia intermittente a parte, una serata assolutamente piacevole, a cui sono stata molto contenta di aver partecipato. Il giorno dopo, domenica 14 settembre era la giornata dei Corte di Lunas,

Elisa “SoulMysteries” Tonini

In questo articolo