Recensione: No Time To Waste

Di Nicola Furlan - 18 Febbraio 2013 - 0:00
No Time To Waste
Band: Simple Lies
Etichetta:
Anno: 2012
Nazione:
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73

Ma che bella sorpresa! Ti pigli questo disco arrivato da poco a casa, lo ficchi nel lettore Cd e vieni investito da undici brani coinvolgenti, ricchi di melodia e, come se non bastasse, c’è pure il tempo di godersi un mini concept all’interno del disco stesso. Che dire. Il disco in questione si intitola “No Time to Waste” ed è opera artistica dei quintetto italiano Simple Lies.
I Nostri sono autori di un rock melodico pompato da un’aggressività heavy assai convincente. Devo dire che, fondamentalmente, la band ha una bella personalità e, sebbene di tanto in tanto balzi in mente qualche riferimento evidente, nel complesso il full-length suona fresco e senza discontinuità, limite che non di rado si riscontra in gruppi più attenti a mascherare una copiatura che a ricercare, con fatica, un proprio percorso artistico. Ci teniamo solo a farvi un paio di nomi, a puro scopo indicativo, tanto per stuzzicare ancor di più la curiosità che vi potrà far decidere di dare una chance a questa interessante band. Immaginate un misto tra Alter Bridge e i Bon Jovi dei giorni nostri, pennellate il tutto con i colori dell’accecante groove metal/rock statunitense moderno, sfumate alcuni tratti imprevedibili con l’acidità dell’alternative e proponete il tutto con un bel po’ di sfrontatezza tipica delle più impetuose sleazy band della storia. Certo, è un modo di comporre che garantisce molta libertà, ma che appare assai impegnativo. Nel caso in esame, il risultato è davvero buono anche perché, spesso, buona parte del rock/metal di matrice statunitense risulta ‘debole’ e priva di spessore artistico. Qui invece il gruppo trova una perfetta alchimia; trova personalità grazie a un songwriting passionale e caratteristico, poco additabile a clone di una delle tante realtà moderne atte a cavalcare la moda del momento o a scopiazzare con l’intento di colpire l’ascoltatore, tanto per vendere qualche copia e rientrare nelle spese.
Potenza e melodia la fanno da padrone; considerati i tempi, non è cosa da poco trovarsi per le mani la musica di “No Time To Waste” che, oltre a tenervi coinvolti con determinazione fino all’ottavo brano (ballad ‘Like an Angel’ compresa), propone, come accennato a inizio critica, anche una ‘gemma musicale’ divisa in tre atti: ‘Novel Of Sorrow’. Tale narra, con frizzante teatralità e calibrato impegno, una triste storia di droga la cui vittima era un conoscente del combo emiliano, storia, ahimé, finita male e che per tal motivo ha sensibilizzato e traumatizzato parecchio i ragazzi del gruppo. Ospite per l’occasione è stato Fabio Dessi degli Arthemis che duetta in dialogo con il brillante Alessandro Rubino. Convincente anche il riffing, supportanto da un calibrato e sinergico operato alla batteria. Ariosi e puntuali i ritornelli, spesso enfatizzati da corposi cori che sigillano refrain sagomati alla perfezione, ancora una volta, dall’ardente voce di Alessandro Rubino. E, tanto per non dimenticare nulla, ponete attenzione alle sezioni soliste: classe al 100%! L’unico aspetto di cui sento mancanza è quel briciolo di ‘progressività’ che avrebbe impreziosito certi passaggi che all’ascolto sono comunque prevedibili, ma che se perfezionati con astuzia vrebbero reso “No Time To Waste” ancor più elitario.
Azzeccato pure il lavoro alla consolle affidato a Roberto Priori (Danger Zone)… tenete a mente questo nome… “No Time To Waste” suona davvero bene!
Che altro dire. Non vi nascondo che la tentanzione di ascoltare di nuovo il disco è esigenza sempre presente. Si gode davvero di una parentesi temporale di qualità. Fossi in voi darei una possibilità ai Simple Lies. Mal che vada, non avrete comunque buttato via il vostro tempo. Poco ma sicuro!

Nicola Furlan

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Tracce:

01. Lasciate Ogni Speranza o Voi Che Entrate (intro)
02. Want You To Know
03. How Does It Feel?
04. Cowboy Jimmy
05. No Love To Waste
06. 1 2 3 Fear!
07. Like an Angel
08. AppreciaHated
09. Chemical Friend (Novel Of Sorrow – Act I)
10. Deadly Lullaby (Novel Of Sorrow -Act II)
11. Here in this Nightmare (Novel Of Sorrow – Act III)

Formazione:

Alessandro Rubino – voce
Manuele Pepe – chitarra
Alberto Molinari – chitarra
Giuliano Calzolari – basso
Alessandro Zucchini – batteria

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