Fabio Vellata
Un formato che sa tanto di vecchia scuola, quella a cui, musicalmente i Transworld Identity appartengono sin dalla radice.
Ascoltando il loro disco d’esordio "Seven Worlds", pare evidente l’infatuazione per il sound del rock ampio e radiofonico degli anni ottanta.
Anche l'ascoltatore meno esperto ad una rapida occhiata alla copertina del disco noterà l’evidente richiamo "vintage" della grafica, suggestione diretta di riverberi ben piantati negli anni ottanta. Classicume assortito per la gioia dei seguaci meno giovani e di chi, anche amando la contemporaneità, subisce comunque il fascino di cose dallo stile parecchio più datato.
First Step, esordio dei The Steel Bones, è un disco di buon rock dalle venature southern, con qualche vago sentore stoner, molta energia ed un che di romantico dissimulato qua e la, a far da collante.
"Naked Soul" dei T3nors vive su alcuni punti di forza incontrovertibili. L’AOR di cui è imbevuto è, nella maggior parte delle composizioni, di buon livello. Ma soprattutto, è un disco molto ben "cantato".
Un secondo disco molto più credibile per i Crowne, uno dei tanti supergruppi assemblati come […]
I detrattori dell'espressività un po' annacquata proposta da Issa negli ultimi tempi saranno comunque trattenuti e diffidenti. E, in tutta onestà, dubitiamo possano cambiare idea nemmeno stavolta.
A loro, come a tutti gli appassionati di AOR, volgiamo comunque il consiglio di dare almeno una chance a “Lights of Japan".