Black Thrash

Heavy Fucking Metal Pillar: recensione Venom (Black Metal)

Di Stefano Ricetti - 7 Luglio 2025 - 11:42
Heavy Fucking Metal Pillar: recensione Venom (Black Metal)

Di seguito la recensione di Black Metal, il secondo album dei Venom (qui loro intervista del 1984), così come uscita originariamente all’interno delle pagine di Rockerilla numero 31 del febbraio 1983, a firma Beppe Riva. Come si potrà notare, le definizioni e le declinazioni dei vari generi legati all’estremo all’epoca vivevano ancora una fase embrionale.

Buona lettura,

Steven Rich

 

 

VENOM

Black Metal   

Neat Records

1982

 

“Maledetto l’uomo che fa un’immagine scolpita o di metallo fuso, abominio per il Signore, e la pone in un nuovo culto… “

Che questa maledizione biblica sia stata proferita per contrarre l’insidioso potere eversivo del black metal? Non ha comunque provocato effetti debilitanti sulla più celebrata nuova forza emersa dagli inferi, se è vero che i Venom, sia dai primi solchi del secondo platter, scatenano gorghi micidiali che costringono al naufragio nell’oceano dell’occulto di cui sono Signori.

Immediatamente “Black Metal” ricompone il clima di claustrofobia privo di soluzioni possibiliste a cui l’ascoltatore è uso, e riduce all’impotenza di fronte alle nauseabonde raffiche di metallo schizoide che alterano il tracciato delle onde cerebrali, assoggettandoci ad una condizione di trance euforica al di là d’ogni controllo razionale. Cronos, questo credibile “fanatico imprigionatore della malevolenza della bestia”, che in retrocopertina vediamo sopportare la pressione di forze soprannaturali all’interno del famigerato pentacolo di Salomone, è l’aizzatore delle atmosfere d’esaltazione assatanata in cui operano i Venom, e la sua espressione vocale è il tratto distintivo, l’urlo di un licantropo sguinzagliato in lande depresse, in una notte di luna piena (ascoltate “Bloodlust” ed annichilite).

 

 

In un’ottica più strettamente analitica, “Black Metal” è comunque un superamento di “Welcome to Hell“, poiché sfrutta filoni insondati dell’ispirazione del trio, e con questo non intendo riferirmi al sorprendente stacco blues che Mantas, il “gran maestro dell’Ade” impone in “Teacher’s Pet” spezzandone l’unitarietà hardcore,

Piuttosto, “Buried Alive“, agonia di un sepolto vivo nelle viscere della terra, focalizza la perfida intelligenza dei Venom nel distillare racconti obbrobriosi, e con una struttura fondata su momenti  acusticheggianti e tempi rallentati, produce esaltazioni solforose come un’area vulcanica, concretizzando uno dei capolavori d’ogni tempo del Dark Sound (inimmaginabiIe la corrispondenza musica-testo).

L’assalto radicale, imposto dal drumming nervoso del “barbaro guardiano delle porte dell’Inferno”, Abaddon (poco importa se si serve di dobermann anziché del cerbero) ricompare in titoli crudamente ironici come “Non bruciare la strega” e “Lasciami all’Inferno”, ma la grande vena “horror” dei Venom si sublima nelle rifrazioni transilvaniche di “Countess Bathory“, storia dell’efferata nobildonna medievale convinta che il sangue delle vergini donasse l’eterna giovinezza, e che stipava le secrete del suo castello di suddite inviolate, a beneficio di esclusivi e ritempranti “bagni rossi”.

Infine, “At War with Satan” che dimostra la maestria dei Venom nello sfruttamento delle tecniche di studio per realizzare lugubri sovraincisioni, mi è parsa, con il suo background mescolante atroci lamenti, la perfetta trasposizione musicale (musicale?) di una formidabile tela quattrocentesca, “I 10.000 crocifissi del monte Ararat”

“Beviamo il vomito dei sacerdoti, facciamo l’amore con la prostituta agonizzante, succhiamo il sangue della Bestia e impugniamo la chiave della porta della morte…”

E non è finita qui, assicurano le note finali…

 

BEPPE RIVA

 

Articolo a cura di Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

Elenco – con link incorporato – delle puntate precedenti di Heavy Fucking Metal Pillar:

 

 

CIRITH UNGOL (Frost & Fire)

DEATH SS (…In Death of Steve Sylvester)

HEAVY LOAD (Death Or Glory)

MANOWAR (Battle Hymns)

SAXON (Strong Arm Of The Law)

JUDAS PRIEST (Unleashed In The East)

IRON MAIDEN (Iron Maiden)

METALLICA (Ride The Lightning)

MOTORHEAD (Ace Of Spades)

MOTLEY CRUE (Too Fast For Love)

VIRGIN STEELE (Noble Savage)

RIOT (Fire Down Under)

RUNNING WILD (Gates To Purgatory)

WARLORD (Deliver Us)

SWORD (Metalized)

MERCYFUL FATE (Melissa)

SLAYER (Reign In Blood)

BATHORY (The Return……)

POSSESSED (Seven Churches)

MEGADETH (Peace Sells… But Who’s Buying?)

SLAYER (Hell Awaits)