Fabio Vellata
Non ci sono particolari ricette ne rebus da decifrare nella musica dei Loyal Cheaters: “Long Run…All Dead!” è un buon album che – una volta tanto - non chiede troppi sforzi per essere compreso.
Resta il fatto che, per i pochi come il sottoscritto, ancora legati ad un suono hi-tech di radice tipicamente ottantiana, un album come “Turborider” potrebbe rivelarsi determinante.
Ed in breve tempo, irrinunciabile.
La summa dell’arte di un grande rocker alla quale, come già avvenuto lo scorso anno, ci auguriamo di poter aggiungere, quanto prima, ancora altri capitoli altrettanto brillanti e ricchi di magia.
Hard rock moderno, “grasso" e corposo quello dei Simple Lies, gruppo bolognese attivo da un decennio ed alla pubblicazione del terzo capitolo discografico.
AOR, di quello realmente godibile, pieno ed incontaminato. Con suoni in evidenza e pure una gran bella copertina a corredo.
Il futuro per gli Agape è ancora tutto da costruire. Alla luce di quanto ascoltato è tuttavia innegabile la presenza di valori concreti che potranno contribuire ad una crescita sostanziale della loro proposta.
Un disco tormentato, rischioso, per nulla aperto ad un ascolto di massa e disimpegnato. Quasi disturbante in alcuni risvolti appuntiti.
Album d’esordio per August Zadra, talentuoso singer americano già conosciuto ad inizio 2020 in occasione del debutto del side project Waiting For Monday.
Rock moderno, dal chiaro sentore nord europeo, ben bilanciato tra armonia dei suoni e piacevole aggressività.
La formula ideale per affiancarsi – definitivamente - alle grandi realtà citate poc'anzi.
Un album che anche in un panorama sovraffollato come quello del melodic rock odierno si prende il lusso di avere qualcosa da dire.
“Seminole” è probabilmente il punto più elevato raggiunto dagli Edge of Forever, termine di paragone da cui sarà difficile affrancarsi in futuro.
Progressive rock di gran classe ed eleganza, irrobustito da una piacevole parvenza AOR ed una preponderante facilità d'ascolto.