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Stay Brutal: Puntata otto – Intervista a Massimo Campora de “Il Piviere”

Di Fabio Vellata - 27 Maggio 2024 - 8:30
Stay Brutal: Puntata otto – Intervista a Massimo Campora de “Il Piviere”

Nuova puntata di Stay Brutal.
Un assaggio di natura e vita selvatica con l’intervista a Massimo Campora responsabile della casa editrice “Il Piviere”…

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Lo staff de “Il Piviere” (soci e collaboratori) è composto da figure qualificate in campo ambientale, naturalistico, fotografico e cinematografico. Il Piviere collabora attivamente con università, enti regionali, associazioni e privati nei tre campi di sua specializzazione: la ricerca, l’editoria e la cinematografia ad indirizzo naturalistico ed antropologico.

Intervista a cura di Trevor Sadist

– Ciao Massimo, benvenuto all’interno della mia rubrica “Stay Brutal”, a proposito: in natura cosa credi sia davvero brutale?

Nella natura nulla, semmai la brutalità è l’approccio che l’uomo fa ed ha sulla natura.

– Tu ti occupi di natura, attraverso la realizzazione di film/documentari e anche con la tua casa editrice “Il Piviere”, se non ricordo male hai distribuito anche volumi che ci raccontano il lupo, cosa pensi del suo ritorno in zona?

Il ritorno del lupo era scontato, l’aumento degli ungulati e la diminuzione dell’ attività venatoria sul nostro territorio ha portato di conseguenza anche i predatori, come ad esempio anche l’aquila reale e il Gufo reale

– Il lupo è un bellissimo animale: schivo, “latitante”, misterioso, credi che tutto questo sia frutto di una sceneggiatura romanzata della razza umana?

In parte si…

– Nei tuoi tanti anni di esperienza a stretto contatto con la natura selvaggia, ti sei mai trovato di fronte a una scena davvero “brutale, insomma una sorta di una regia horror?

Ma, cose brutali in natura non ce ne sono, certo che osservare un’aquila che spezzetta un capriolo per darlo alla prole, o un biancone che strappa lembi di carne da un serpente o assistere ad una braccata di un lupo ai danni di qualche cucciolo di cinghiale può far pensare che ci sia odio e brutalità nel selvatico, in realtà e solo sopravvivenza.

– Quali credi siano gli animali più temibili, di certo alcuni predatori per vivere sono costretti a compiere vere brutalità…

uhmm …temibili in realtà non penso che ce ne siano, perlomeno qua da noi, comunque tra i più “crudi” direi sicuramente la faina.

– Hai lavorato su film/documentari e volumi incentrati sui rapaci, si tratta di un mondo bellissimo, anche loro sono cacciatori: astuti, forti.

Certamente seguire la biologia e l’etologia dei rapaci ti fa scoprire la perfezione di questi animali.

– Su internet si trovano molti video di animali che predano. Secondo te perché la massa fa il tifo per la preda, ignorando l’importanza dei predatori nell’ecosistema? Forse Walt Disney e le favole hanno giocato un ruolo davvero importante?

Forse un tempo, ora vedo che molti spettatori tendono a stare dalla parte del predatore. Poi se inserisci in un documentario una predazione è sempre una cosa che piace.

– C’è un animale che ti affascina particolarmente?

Domanda scontata. Il Biancone.

– Torniamo a parlare del lupo, ho visto una campagna elettorale che per quel che mi riguarda è davvero brutale. Credi che uomo e lupo possano convivere?

Certamente, basta che noi umani seguiamo alcune regole basilari

– Quali sono i tuoi progetti futuri? Immagino che con la tua casa editrice hai già in programma nuove uscite, giusto?

Certo, ci sono in lavorazione un volume sul Gufo reale ed uno sul Cervo

– Non credi ci sia bisogno di un nuovo Piero Angela?

La televisione di oggi, anche questa è brutalità!
Negli anni settanta e ottanta sia in TV sia in edicola trovavi molta attenzione alla natura e si intravedeva che l’interesse (e il rispetto) per l’ambiente stava crescendo. Poi si e tutto ridotto, hanno chiuso molte riviste specializzate e sono apparse le prime trasmissioni melensi e poco scientifiche.

– Grazie Massimo, lascio a te le ultime parole e… viva il lupo!

Grazie a voi e speriamo che presto si possa arrivare ad un’ intesa tra lupo e uomo…

Stay Brutal: Puntata Zero – Il Carnivoro dall’Occhio di Pietra
Stay Brutal: Puntata Uno – Lo spietato cacciatore delle pianure
Stay Brutal: Puntata Due – Le copertine più brutali del metal
Stay Brutal: Puntata Tre – Musica e tatuaggi: intervista a Giancarlo Capra (Warmblood)
Stay Brutal: Puntata Quattro – Shatter Edizioni, il fascino della malvagità
Stay Brutal: Puntata Cinque – Intervista al biologo e naturalista Antonio Aluigi
Stay Brutal: Speciale Halloween
Stay Brutal: Puntata Sei – Richard Ramirez: il serial killer che amava gli AC/DC
Stay Brutal – Speciale Natale: I Krampus
Stay Brutal: Puntata sette – Intervista al maestro Claudio Simonetti (Goblin)